ISERNIA. Le Fiamme Gialle di Isernia hanno concluso una complessa indagine, nell’ambito della quale sono state effettuate due verifiche nei confronti di altrettante società operanti nel settore delle elettroforniture che hanno sottratto al fisco base imponibile per circa 10 milioni di euro, omettendo di versare all’erario I.V.A. per 2 milioni di euro. Le società, operanti su tutto il territorio molisano nel campo delle forniture di materiale elettrico, civile ed industriale, hanno perpetrato la loro frode al fisco mediante emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, raggiungendo cosi i picchi di evasione, per le imposte dovute, negli importi sopra indicati.
Il lavoro certosino svolto dai militari del Nucleo di Polizia Tributaria, corroborato dalle ulteriori indagini delegate e coordinate dai magistrati della Procura della Repubblica di Isernia, hanno consentito di avanzare al Giudice per le indagini preliminari una proposta di sequestro preventivo finalizzato alla confisca, ai sensi dell’art. 12-bis del Decreto Legislativo 74/2000, concesso dall’Autorità Giudiziaria fino a concorrenza delle imposte evase, pari ad € 2.648.818. Gli accertamenti bancari e patrimoniali, esperiti nei confronti dei cinque soggetti indagati, hanno permesso di recuperare risorse finanziarie, quote societarie e beni immobili, nella disponibilità o riconducibili a questi ultimi, per un ammontare complessivo pari ad oltre 700.000 euro, tutti cautelati a garanzia del debito tributario maturato nei confronti dell’Erario. Il Procuratore della Repubblica, Paolo Albano, ha espresso la sua personale soddisfazione per il risultato raggiunto, poiché in questa occasione è stato concretamente aggredito il patrimonio accumulato dagli indagati garantendo così un sicuro introito per le casse dello Stato.