RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA GIACOMO LOMBARDI (SINDACO DI ROCCAMANDOLFI)
Questa mattina il movimento Coscienza Civica ha depositato presso il Tar Lazio l’atto di intervento ad adiuvandum nel giudizio per l’annullamento, previa sospensione, del quesito referendario.
Il movimento civico, a cui aderiscono Sindaci - tra cui quelli di Roccamandolfi, Giacomo Lombardi, di Campochiaro, Antonio Carlone, di Campodipietra, Peppe Notartommaso - e numerosi amministratori locali delle province di Campobasso e di Isernia, dopo il convegno del 24 settembre a Campobasso con il prof. Alessandro Pace, presidente del Comitato Nazionale per il NO, sarà dunque presente all’udienza di lunedì 17 ottobre, innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, rappresentato dagli avvocati Pino Ruta, Margherita Zezza e Massimo Romano.
Il movimento Coscienza Civica chiede, dunque, l’annullamento del DPR 27 settembre 2016 che ha indetto il referendum popolare, ritenuto illegittimo e fuorviante, in quanto menziona soltanto alcune delle modifiche apportate alla Carta, peraltro senza indicare gli articoli della Costituzione modificati, e dunque traendo in inganno gli elettori su un testo che, per molti aspetti, costituisce più un elenco di “auspici” che non una effettiva rappresentazione degli effetti della riforma. Per questo, il giudizio al Tar mira ad ottenere la sospensione cautelare dell’esecuzione del decreto, al fine di indurre una modifica della suddetta formulazione, con conseguente slittamento della data del 4 dicembre. Appuntamento fissato per lunedì 17 ottobre. La decisione potrebbe arrivare già in giornata e potrebbe avere effetti deflagranti sul quadro politico nazionale.