Cronaca

Isernia: accoglienza migranti, i sindaci della Provincia a confronto con il Prefetto e con i vertici dell’Anci.

Pubblicato: 24-10-2016 - 197
Isernia: accoglienza migranti, i sindaci della Provincia a confronto con il Prefetto e con i vertici dell’Anci. Cronaca

Isernia: accoglienza migranti, i sindaci della Provincia a confronto con il Prefetto e con i vertici dell’Anci.

Pubblicato: 24-10-2016 - 197


ISERNIA. Tentare di coinvolgere maggiormente i comuni nell’accoglienza dei migranti per favorire una migliore integrazione nelle comunità che li ospitano. Il tutto analizzando in dettaglio il modello Sprar. E’ stato questo il tema centrale dell’incontro che si è svolto questa mattina all’interno della Prefettura di Isernia, organizzato dalla struttura prefettizia in collaborazione con l’Anci.

L’incontro – ha spiegato il prefetto Guida - è stato da me fortemente voluto per dare seguito agli incontri bilaterali che ho avuto nelle scorse settimane con i singoli sindaci. Ho voluto che oggi fossero presenti tutti per avere un quadro, sia della situazione attuale, sia di quello che li attende nelle prossime settimane anche a seguito del piano operativo che è stato condiviso proprio qualche giorno fa dal ministro dell’Interno e, più in generale, dal governo con l’Anci a Bari”. Piano divenuto oggetto di una direttiva del ministro Alfano a tutti i prefetti “in cui – ha evidenziato Guida - si ribadisce come i Comuni debbano essere ancor maggiormente coinvolti nell’accoglienza dei migranti, utilizzando prioritariamente il modello Sprar come previsto già dal decreto 142/2015. Quindi viene considerato come modus operandi per il futuro che i Comuni che si faranno parte attiva mediante la presentazione di ulteriori progetti Sprar entro il 30 ottobre”.

Presente alla riunione, oltre numerosi sindaci della Provincia di Isernia, anche il presidente Anci Molise, Pompilio Sciulli, che al termine della riunione si è detto molto soddisfatto. “E’ di vitale importanza – ha dichiarato Sciulli – che i comuni vengano coinvolti in queste pratiche. I sindaci non possono vedersi arrivare tantissime persone nei propri paese, soprattutto quelli più piccoli. Diverso sarebbe potersi mettere d’accordo con la comunità, tramite i sindaci e condividere con la cittadinanza un progetto comune di accoglienza”.




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