Politica

Addio alle tariffe di Roaming. Patriciello: “Accordo storico, ora avanti in altri settori”.

Pubblicato: 01-02-2017 - 208
Addio alle tariffe di Roaming. Patriciello: “Accordo storico, ora avanti in altri settori”. Politica

Addio alle tariffe di Roaming. Patriciello: “Accordo storico, ora avanti in altri settori”.

Pubblicato: 01-02-2017 - 208


RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA ALDO PATRICIELLO.

 BRUXELLES. “L’abolizione definitiva delle tariffe di roaming è una tappa fondamentale per il completamento del mercato unico. L’accordo raggiunto è un grande passo in avanti e permetterà finalmente a tutti di chiamare, inviare messaggi e navigare senza per questo dover pagare un ulteriore sovrapprezzo. Un segnale di dinamismo in un periodo non facile: la dimostrazione pratica che l’Europa funziona quando riesce a dare risposte e a rendere più semplice la vita dei cittadini”.

Commenta con queste parole Aldo Patriciello, eurodeputato  e membro della Commissione Industria, Ricerca e Energia, l’accordo raggiunto tra Parlamento, Consiglio e Commissione europea che dà il via libera definitivo all’abolizione del roaming per i consumatori europei a partire dalla metà del prossimo giugno. Le tre istituzioni europee si sono accordate infatti sui tetti dei prezzi all’ingrosso per i dati che gli operatori dovranno applicare tra di loro, l’ultimo ostacolo che impediva, fino ad oggi, l’avvio del provvedimento.

“Sono convinto che l’intesa sull’abolizione del roaming – spiega Patriciello – possa rappresentare un modello per ulteriori integrazioni in altri settori. Dopo anni di trattative si è riusciti a siglare un accordo che tiene insieme due necessità, entrambe fondamentali: quella cioè di uniformare il sistema di tariffe all’estero per i consumatori e quella di consentire all’industria delle telecomunicazioni di continuare ad investire nelle infrastrutture di rete. Credo sia questa – conclude l’eurodeputato azzurro – la linea su cui occorre insistere e lavorare: un’Europa che risolve i problemi e che crea opportunità di crescita e sviluppo è un’Europa che sa farsi ascoltare”.




Articoli Correlati