ISERNIA. Alcuni giorni fa, ad Isernia, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia, a seguito di una attività d’indagine, avevano denunciato alla competente Autorità Giudiziaria, un 40enne di origine rumena, il quale in più circostanze aveva minacciato ed aggredito la moglie con la quale è in fase di separazione, costringendola tra l’altro contro la sua volontà, ad avere rapporti sessuali. I militari intervennero su richiesta della vittima, mettendo così fine ad una storia fatta di continue vessazioni e violenze tra le mura domestiche. Questa mattina i militari hanno dato esecuzione ad una misura cautelare per i reati di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale emessa dal GIP del Tribunale di Isernia, su richiesta della locale Procura della Repubblica, che impone al 40enne il divieto di avvicinamento ai luoghi di dimora e di frequentazione della vittima.
Per il reato di stalking invece, gli stessi militari del N.O.R., hanno denunciato un 50enne di Isernia, il quale è stato riconosciuto responsabile di una serie di atti persecutori nei confronti di una 30enne, anch’essa del luogo, con la quale aveva intrattenuto una precedente relazione sentimentale. Secondo quanto accertato dai Carabinieri, l’uomo aveva attuato una vera e propria forma di persecuzione nei confronti della vittima, attraverso una serie innumerevoli di molestie e gravi minacce, cagionando alla ragazza un perdurante e grave stato di ansia e di paura e ingenerando nella stessa un fondato timore per la propria incolumità. Il 50enne inoltre si appostava in vari momenti della giornata sotto casa della vittima, e seguendola a piedi o in auto ovunque andasse. La giovane donna è finalmente riuscita a denunciare la vicenda ai Carabinieri che in poco tempo hanno raccolto gravi indizi di colpevolezza nei confronti dello “stalker”. Anche in questo caso il tempestivo intervento degli uomini della “benemerita” ha restituito un minimo di serenità alla vittima dell’odioso reato introdotto da pochi anni nel Codice Penale. In caso di sentenza di condanna emessa a carico del responsabile la pena prevista va da sei mesi a quattro anni di reclusione. Un problema scottante ed attuale quale è lo “stalking”, a cui i Carabinieri stanno dedicando una particolare attenzione, proprio perché in molti casi la molestia assillante e vessatoria, produce stati di angoscia nelle vittime che la subiscono, purtroppo, nella maggior parte dei casi, risultano essere giovani donne.
Il 25 novembre scorso, in occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, presso la Prefettura di Isernia, organizzato dal Prefetto Dr. Fernando Guida, si era tenuto un importante convegno proprio dedicato al delicato fenomeno, durante il quale era ancora una volta stata evidenziata l’assoluta importanza nel denunciare senza remore qualsiasi atto persecutorio e di violenza subito dalle donne, talvolta anche nel segreto delle mura domestiche.