Gli avvocati Marco Franco e Rita Formichelli riferiscono che la Cassazione ha solo demandato al giudice di verificare l’eventuale sussistenza di responsabilità civile per quanto accaduto alla volante della Polizia.
ISERNIA. “La Corte di Cassazione, con la sua decisione, ha soltanto demandato al giudice civile di verificare ‘l'eventuale’ sussistenza di responsabilità civile in capo al nostro assistito per quanto accaduto alla volante della Polizia di Stato”.
Così gli avvocati Marco Franco e Rita Formichelli sulla decisione della Suprema Corte in merito al procedimento sulla morte di Giuseppe Iacovone, il poliziotto che perse la vita nel marzo del 2012 lungo la Statale 85. Per quell’episodio il medico Pietro Campellone finì sotto processo e fu assolto.
“La verità – affermano Franco e Formichelli - è che l'assoluzione del dottor Campellone dai reati contestati è divenuta definitiva a causa del netto rigetto del ricorso presentato dal Procuratore Generale di Campobasso, così come rigettato è stato il ricorso presentato dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato per conto del Ministero dell'Interno. In realtà l'assoluzione è definitiva e nessun risarcimento del danno è stato disposto”.
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