L’operazione effettuata nella giornata di ieri nei pressi di Colli a Volturno.
ISERNIA. Forse la crisi e il lavoro che non si trova avranno spinto un 53enne ed un 35enne, entrambi residenti in un comune della Valle del Volturno, a dedicarsi allo spaccio di droga. Attività, la loro, stroncata, però sul nascere da parte della Squadra Mobile di Isernia che ha tratto in arresto i due pusher alle prime armi e persone davvero insospettabili, come spiegato da Luca Vattani , vicario della Questura pentra, questa mattina in conferenza stampa. L’operazione è stata messa a segno lungo la statale 158 sul territorio di Colli a Volturno.
Tutto ha preso inizio nel corso di uno specifico controllo predisposto dal questore Borzacchiello lungo la statale “85” Venafrana. Gli agenti hanno individuato un’auto con a bordo due persone sospette. Uno strano atteggiamento da parte dei due, che non è sfuggito all’occhio attento dei poliziotti, che hanno deciso di pedinare l’auto prima di trovare un luogo idoneo per bloccarla. Il veicolo è stato poi fermato sulla statale 158, nei pressi del bivio di Colli a Volturno. Da subito i fermati si sono mostrati molto nervosi. Gli agenti grazie alla perquisizione all’interno della vettura hanno scoperto che i due avevano nascosto negli slip due panetti di hashish e una bustina termosaldata con all’interno due grammi di cocaina. Ma, non solo, infatti, nell’abitacolo dell’auto sono stati trovati anche 10 grammi di marijuana. Droga che, se piazzata sul mercato, avrebbe fruttato circa 5mila euro.
Alla luce di quanto scoperto le indagini sono proseguite. Gli agenti della Polizia hanno perquisito le abitazioni dei due, trovando al loro interno un bilancio di precisione, di quelli che vengono utilizzato per confezionare dosi da vendere ai clienti, probabilmente in occasione di prossimi eventi in programma nei comuni della Valle del Volturno. I due arrestati sono stati rinchiusi presso il carcere isernino di Ponte San Leonardo, a disposizione del magistrato di turno. Entrambi gli arrestati non avevano precedenti per questo tipo di reati. Questo, lascia dunque pensare, che la decisione di dedicarsi all’attività di spaccio sia nata dalla necessità di incassare soldi facili. Infatti, entrambi, non hanno un lavoro fisso.
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