Cronaca

Roccamandolfi: Escursionista cade in un dirupo su Colle Tamburro. Salvato da Soccorso Alpino in operazione notturna con elicottero Aeronautica Militare.

Pubblicato: 14-09-2017 - 318
Roccamandolfi: Escursionista cade in un dirupo su Colle Tamburro. Salvato da Soccorso Alpino in operazione notturna con elicottero Aeronautica Militare. Cronaca

Roccamandolfi: Escursionista cade in un dirupo su Colle Tamburro. Salvato da Soccorso Alpino in operazione notturna con elicottero Aeronautica Militare.

Pubblicato: 14-09-2017 - 318


RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA SOCCORSO ALPINO REGIONALE MOLISE.

ROCCAMANDOLFI. A soli due giorni dall’esercitazione che ha visto impegnati i tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) in simulazioni di soccorso notturno in ambiente montano con elicotteri del 15° Stormo di Pratica di Mare dell’Aeronautica Militare, un evento reale ha coinvolto questa notte il Soccorso alpino e lo stesso aeromobile in un operazione tecnico sanitaria di emergenza sui monti del Matese.

Un gruppo di quattro escursionisti, infatti,  nel pomeriggio di ieri era salito su Colle Tamburro. Dopo aver raggiunto la vetta, quota 1982 mt, a circa tre ore di cammino dalla viabilità ordinaria, appena intrapreso il sentiero di discesa, una scivolata ha coinvolto uno dei degli escursionisti facendolo precipitare in un dirupo. Il malcapitato, un uomo di anni 65 residente a Campobasso, finisce tra le rocce dopo una caduta di oltre cinque metri. Immediatamente i suoi compagni, essendosi resi conto della gravità dell’accaduto, allarmati cercano di raggiungerlo per prestargli soccorso.

La persona era rimasta inerme. I compagni, sospettando condizioni critiche, manifestando l’uomo diverse ferite sul corpo, sulla testa e un problema alla spalla destra, hanno immediatamente allertato il 118 e contestualmente il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS).

Ricevuta la richiesta di soccorso, due squadre del CNSAS sono partite alla volta dell’infortunato. Contestualmente è stato allertato il COA di Poggio Renatico dell’Aeronautica Militare per la richiesta di intervento di un elicottero, essendo i loro velivoli equipaggiati con strumentazioni NVG per la visione notturna e, quindi, in grado di operare di notte. A questo punto una squadra del CNSAS ha raggiunto la postazione mobile del 118 presso il rifugio Guado la Melfa di Roccamandolfi, che gentilmente ha messo a disposizione la struttura per la pianificazione delle operazioni di terra, la seconda squadra si è recata presso l'elisuperfice del Centro Funzionale della Protezione Civile di Campochiaro in attesa dell’arrivo dell’elicottero per l’imbarco dei tecnici e della barella.

Alle 22:00 un HH 139 dell’Aeronautica Militare proveniente da Pratica di Mare, atterrava sull’elisuperfice di Campochiaro prendendo a bordo due tecnici del CNSAS, materiale medico di primo soccorso e una barella verricellabile in dotazione al Soccorso Alpino. Dopo soli dieci minuti di volo, il velivolo raggiungeva i quattro escursionisti sulla vetta di Colle Tamburro e la squadra del CNSAS, insieme alla barella, è stata calata a terra mediante verricello.

Immediatamente i due tecnici del Soccorso Alpino hanno prestato le prime cure al ferito, immobilizzando rachide cervicale e spalla ferita. Dopo averlo posizionato sulla barella, opportunamente assicurato, il ferito è stato caricato a bordo dell’elicottero che nel frattempo era in attesa in volo stazionario. L’elicottero, con a bordo il ferito, ha ripreso quindi il volo alla volta dell’elisuperfice di Campochiaro dove era in attesa una postazione mobile del 118. È atterrato alle 22:45 circa.

Grazie all’intervento dell’elicottero e dei tecnici del CNSAS, addestrati ad operare in condizioni di buio in ambiente montano, dopo solo meno di un’ora dall’inizio della missione, il ferito è stato evacuato in sicurezza e affidato alle cure del personale sanitario a terra, scongiurando il peggio. Nel frattempo uno dei due tecnici CNSAS elitrasoportato sul luogo dell’incidente si è occupato di assistere i tre escursionisti rimasti su Colle Tamburro per il rientro a piedi lungo il sentiero. Dopo circa due ore di cammino sono rientrati al rifugio di Guado la Melfa, punto di partenza dell’escursione, supportati anche dalla squadra di terra del CNSAS che nel frattempo aveva raggiunto il gruppo.




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