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Mozione di sfiducia, Coscienza Civica: "Gravissima la responsabilità politica di Frattura nel trascinare la Regione nel processo di Bari: si dimetta prima del voto".

Pubblicato: 06-11-2017 - 246
Mozione di sfiducia, Coscienza Civica: "Gravissima la responsabilità politica di Frattura nel trascinare la Regione nel processo di Bari: si dimetta prima del voto". Politica

Mozione di sfiducia, Coscienza Civica: "Gravissima la responsabilità politica di Frattura nel trascinare la Regione nel processo di Bari: si dimetta prima del voto".

Pubblicato: 06-11-2017 - 246


RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA MOVIMENTO COSCIENZA CIVICA.

CAMPOBASSO. Il Movimento Coscienza Civica interviene alla vigilia del voto consiliare sulla mozione di sfiducia al Governatore Frattura presentata dal M5S e firmata anche dal centrodestra.

"La vicenda giudiziaria ha fatto il suo corso con l'assoluzione del dott. Papa e della dott.ssa Petescia e ora si attendono gli sviluppi del procedimento penale a carico del governatore Frattura indagato per calunnia. Oggi si discute non della responsabilità penale di Frattura, il cui accertamento spetta alla magistratura, bensì di quella politica, istituzionale e morale il cui giudizio compete al Consiglio regionale. Frattura ha trascinato la Regione Molise in un procedimento penale avviato sulla base di una denuncia surreale e smentita dai fatti che porta la sua firma: a finire alla sbarra sono stati la direttrice dell'emittente televisiva più critica verso la sua azione di governo e il magistrato che indagava sulle sue presunte responsabilità penali come imprenditore titolare della Biocom in potenziale conflitto d'interessi con la carica di presidente della regione creditrice verso la società. Frattura ha dapprima denunciato i due, poi assolti "perché il fatto non sussiste", chiedendo la chiusura dell'emittente, e poi deliberato, senza neanche astenersi e quindi partecipandovi personalmente, la costituzione di parte civile dell'ente nel processo, i cui fatti si sono rivelati del tutto insussistenti.

La denuncia del Presidente della Regione, insomma, ha prodotto l'effetto di mettere in discussione sia la libertà di informazione che il potere giudiziario che indagava su di lui, creando un cortocircuito politico-giudiziario-mediatico senza precedenti nella nostra regione. Martedì il Consiglio regionale sarà chiamato a giudicare non la colpevolezza di Frattura sul piano penale bensì la permanenza nella sua persona della reputazione politica e della credibilità indispensabile per governare la regione: ciascuno si assumerà le proprie responsabilità davanti agli elettori e finalmente si farà chiarezza anche sulle posizioni dei singoli e delle forze politiche. Nei giorni scorsi abbiamo denunciato la deriva "Beautiful" della politica molisana, con saghe familiari di figli a destra e padri a sinistra e di cognati a destra e cognati a sinistra: il voto di fiducia farà chiarezza spazzando via ogni ambiguità. Chi voterà la fiducia a Frattura, sempre che questi non decida di rassegnare prima le dimissioni, si assumerà il peso morale della denuncia da questi sporta nei confronti di un magistrato e una giornalista che ha visto la Regione schierata a sostegno di una narrazione rivelatasi completamente inverosimile.

Può, Frattura, restare tranquillamente al suo posto come se niente fosse? Può il Consiglio regionale fingere che sia tutto normale, considerando questa vicenda un fatto come un altro? Può la Regione, a distanza di mesi dalla sentenza del Consiglio di Stato, non rendere pubblica la modalità di richiesta e recupero delle somme indebitamente trattenute da Biocom? Nell'interesse del Molise, Frattura farebbe bene a rassegnare le dimissioni prima che il Consiglio si esprima, per alleggerire l'Istituzione dall'evidente condizionamento del suo coinvolgimento diretto nella vicenda".




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