La Società della Boys Roccaravindola che da qualche settimana ha lanciato la nuovissima rubrica “BOYS BOOK” oggi ripropone la propria attività e nell’occasione la nostra redazione ha intervistato Michele Pellegrino, giovanissima promessa della nostra scuola calcio della categoria Giovanissimi.
Ecco l’intervista che il giovane calciatore ha rilasciato alla nostra Redazione.
Raccontaci un po’ di te. Quando hai iniziato a giocare a calcio e cosa rappresenta per te lo sport?
Ho iniziato a giocare a calcio dall'età di 4 anni, prima di entrare nella Scuola Calcio della Boys all’età di 7 anni giocavo con i miei amici per strada, in piazza, durante l’ora di educazione fisica a scuola, insomma un po’ dappertutto. Lo sport per me rappresenta un punto di sfogo e di svago, un momento di gioia che condivido con i miei amici e ora compagni di squadra.
C’è un calciatore in particolare che consideri un punto di riferimento e a cui ti ispiri?
Si, posso dire che il mio calciatore preferito è Lorenzo Insigne, nonostante fisicamente sia molto piccolo riesce in ogni partita ad essere incisivo e in altre addirittura decisivo. Quando gioco cerco di ispirarmi alle sue giocate, come al gol che ho messo a segno domenica scorsa contro il Venafro.
Il ruolo che preferisci ricoprire in campo?
Da premettere che si dall’inizio della mia avventura calcistica ho giocato in tutti i ruoli, compreso anche il portiere, quello che preferisco è giocare prima punta, un po’ perché il mio fisico mi permettere di fronteggiare qualsiasi tipo di avversario e soprattutto perché mi piace segnare, gioire ed esultare.
Raccontaci dei gol siglati domenica e quale secondo te è il gol più bello che hai messo a segno fino ad oggi?
Domenica è stata una giornata bellissima, sia perché abbiamo vinto contro il Venafro che sappiamo tutti non è mai facile, sia perché è arrivata la prima vittoria in campionato e sia perché ho segnato due gol. Provo a raccontarli. Il primo gol è quello che più mi è piaciuto, ricevo palla da Foglietta quasi al limite dell’area, sulla parte sinistra di attacco, mi aggiusto la palla ed entro in area di rigore e di destro a giro tiro sul palo lontano, l’ho cercato tanto un gol così e sono contento di averlo realizzato. Il secondo gol invece è avvenuto al secondo tempo, ricevo palla di spalle alla porta, mi giro e riesco a saltare in velocità due avversari, corro verso la porta, il portiere esce ma riesco ad anticipare il tiro e lo spiazzo segnando il secondo gol della partita. Oggi posso dire che il gol più bello che secondo me ho segnato è proprio il primo siglato domenica contro il Venafro, volevo quel gol, in quel modo e ci sono riuscito, un po’ come ci ha abituato Insigne quasi ogni domenica.
Domenica alla partita oltre alla mia famiglia erano presenti alcuni amici, in particolare un’amica con la quale c’è un affetto particolare e ho voluto dedicare a Lei questi due gol.
Qual è stato il tuo primo allenatore?
All'inizio della mia avventura calcistica ho avuto il piacere di lavorare con due mister, Mister Tiziana e Mister Annarita. Mi hanno insegnato tanto e porto gelosamente con me tanti ricordi piacevoli di quegli anni. Ne approfitto per salutarle e mi farebbe piacere, come credo a tutti i ragazzi che hanno avuto il primo contatto con loro, se qualche volta venissero a vederci giocare.
Qual è il compagno di squadra con cui ti trovi di più?
Sinceramente mi trovo con tutti i compagni di squadra, il nostro gruppo è molto unito, si scherza tanto tra di noi ma soprattutto si lavora sempre per migliorarsi. Devo però dire che con Davide De Luica c’è un feeling particolare, ci conosciamo praticamente da sempre, quindi se devo scegliere, scelgo lui. Nella mia scaletta inserisco anche Biagio Foglietta, Antonello Stroia e Christian La Bella.
Qual è la tua squadra del cuore?
La mia squadra del cuore è il Napoli, la seguo da quando ero bambino, una squadra compatta e che ha un metodo di gioco da fare invidia in Europa e nel Mondo. Mi piace seguire le partite, mi emozionano tanto, poi vabbè, c’è il mio idolo Insigne. Vale la pena guardare la TV e ammirare il Napoli e i suoi giocatori.
Hai un soprannome?
Non ho un vero e proprio soprannome, ma alcuni amici e compagni mi chiamano Pellegrain e il suono della pronuncia mi piace tanto.
Si ringrazia Michele Pellegrino per essersi prestato alla nostra redazione rispondendo alle nostre domande.