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Calcio giovanile: Boys Book, nel settimo appuntamento della rubrica l’intervista a Gianpio Tartaglione.

Pubblicato: 17-01-2018 - 339
Calcio giovanile: Boys Book, nel settimo appuntamento della rubrica l’intervista a Gianpio Tartaglione. Sport

Calcio giovanile: Boys Book, nel settimo appuntamento della rubrica l’intervista a Gianpio Tartaglione.

Pubblicato: 17-01-2018 - 339


La Società della Boys Roccaravindola che da qualche mese ha lanciato la nuovissima rubrica “BOYS BOOK” oggi ripropone la propria attività e nell’occasione la nostra redazione ha intervistato Gianpio Tartaglione, giovanissima promessa della nostra scuola calcio della categoria Giovanissimi.

Ecco l’intervista che il giovane calciatore ha rilasciato alla nostra Redazione.

Raccontaci un po’ di te. Quando hai iniziato a giocare a calcio e cosa rappresenta per te lo sport?

Ho iniziato a giocare all’età di 5 anni e da allora non ho mai smesso di praticare questo bellissimo sport che oltre a farmi sentire libero e sereno mi permettere di stare in una squadra con dei compagni fantastici.

C’è un calciatore in particolare che consideri un punto di riferimento e a cui ti ispiri?

Il giocatore che più di tutti mi ha entusiasmato ma che purtroppo ho potuto ammirarlo solo in Tv e in molti video su internet è Johan Cruijff, un calciatore che ha rivoluzionato il modo di giocare negli anni settanta e che è stato modello di tantissimi calciatori che sono nati dopo quell’epoca. Un giocatore raffinato nelle giocate, di temperamento e soprattutto un vero Campione a cui ispirarsi.

Che ruolo prediligi in campo?

Il ruolo che prediligo in campo è esterno di centrocampo, un ruolo che il Mister mi sta insegnando e che pian piano sto imparando. Invece il ruolo che più mi piacerebbe svolgere è quello di prima punta e spero che in qualche partita il Mister mi sposti più avanti.

Raccontaci un po’ della partita di Domenica scorsa contro il Comprensorio Vairano?

Domenica abbiamo affrontato il Vairano e sin dall’inizio si è visto che avevamo fame di vittoria, abbiamo giocato praticamente sempre noi, non abbiamo dato modo di rendersi pericolosi infatti il nostro portiere non è stato mai chiamato in causa. E’ sempre bello vincere perché aumenta la fiducia tra di noi e il morale diventa sempre più forte. Io sono entrato a partita in corso e ho dato un contributo sufficiente sacrificandomi molto sulla fascia sinistra e andando quasi vicino al gol, purtroppo il palo mi ha negato la gioia del gol. Il risultato poteva essere ancora più ampio se l’arbitro non avesse, ingiustamente, annullato tre gol al nostro capitano Pellegrino. Tutto sommato abbiamo vinto, se pur 5 a 0, aggiungendo 3 punti in più in classifica.

Il Gol più bello che hai segnato fino ad oggi? 03490aea-1c3d-464e-8019-9c57055ff0c2

Fortunatamente ho un bel rapporto con il gol, ne ho segnati diversi in molteplici campionati e se dovessi scegliere quello che più mi è piaciuto scelgo quello che ho siglato qualche settimana fa contro il Venafro. Anche se il risultato era già sul 2 a 0 e mancavano pochi minuti e il mio gol non era decisivo è stato il più bello che io abbiamo mai realizzato. Porto palla e chiedo uno scambio con Meoli, io riesco a smarcarmi in area di rigore e ricevo palla, mi giro, tiro forte ad incrociare alla destra del portiere che resta immobile e non riesce ad intervenire. Una gioia perché mi sono reso conto di aver fatto un gol per me bello e soprattutto importante che mi da fiducia e voglia di migliorarmi sempre.

Qual è stato il tuo primo allenatore?

Ho avuto la fortuna di averne due, Mister Tiziana e Mister Annarita. A loro devo tanto se non tutto, non starei forse qui a ricordarle se entrambe non mi avessero trasmesso la passione per questo bellissimo sport. Vorrei ringraziarle per tutti gli insegnamenti e la pazienza in ogni allenamento.

Qual è il compagno di squadra con cui ti trovi di più?

Il bello di questo sport è che stando in un gruppo riesci fortunatamente a legare con tutti, chi più e chi meno, ma qui siamo una famiglia, siamo fratelli prima e compagni poi. Mi trovo quindi davvero con tutti, poi se devo scegliere perché mi è stato chiesto di rispondere in ogni caso, scelgo Biagio Foglietta, Mattia Rocchio e Leonardo Pallante, tre amici, compagni unici, sempre disponibili e pronti a darti una mano in ogni circostanza.

Qual è la tua squadra del cuore?

La mia squadra del cuore è la Juventus da sempre, credo non c’è bisogno di aggiungere altro, negli ultimi anni ha dominato il campionato italiano ed è, seppur non vincendo, andata per due volte in finale di Champions League.

Hai un soprannome?

Si, da sempre tutti gli amici, compagni di squadra, compagni di classe e familiari mi chiamano Pio. E’ il diminutivo del mio nome di battesimo e da sempre mi hanno etichettato così, a me piace e credo anche a tutti coloro che mi chiamano così.

 




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