Cronaca

Processo Zuccherificio, Iorio e Vitagliano condannati a sei mesi.

Pubblicato: 25-01-2018 - 346
Processo Zuccherificio, Iorio e Vitagliano condannati a sei mesi. Cronaca

Processo Zuccherificio, Iorio e Vitagliano condannati a sei mesi.

Pubblicato: 25-01-2018 - 346


La decisione assunta dalla Corte di Appello di Campobasso.

Per l’ex governatore possibili problemi per le Regionali, con la sospensione dall’incarico in caso di elezione, sulla base delle legge Severino

 CAMPOBASSO. Scalata allo Zuccherificio di Termoli, la Corte d’Appello di Campobasso ha condannato Michele Iorio e Gianfranco Vitagliano a sei mesi per abuso d’ufficio. Sentenza sospesa con menzione. In caso di elezione alle Regionali per l’ex governatore scatterebbe la sospensione dall’incarico, sulla base della legge Severino, in attesa della pronuncia della Cassazione.

Era già successo in passato, quando Iorio aveva dovuto lasciare il suo posto da consigliere di minoranza al primo dei non eletti Nico Romagnuolo, per tornare a Palazzo D’Aimmo quando la Cassazione aveva giudicato prescritti i reati, relativi alla vicenda ‘Bain & Co’. In caso di elezione in Parlamento (Iorio ha annunciato la sua candidatura con Noi per l’Italia) la sospensione non scatterebbe, visto che la legge Severino prevede in questo caso una condanna minima di due anni.

Una sentenza, quella pronunciata questo pomeriggio, che ha ribaltato il giudizio di primo grado, con il Tribunale di Campobasso che il 20 ottobre 2016 aveva assolto Iorio e Vitagliano con formula piena. La vicenda giudiziaria è quella relativa alla cessione delle quote tra gli imprenditori Luigi Tesi e Remo Perna.

Secondo l'accusa Iorio e Vitagliano non avrebbero esercitato il diritto di prelazione della Regione causando dunque un vantaggio alla società, di fatto riconducibile a Perna stesso. La decisione fu presa mediante una delibera della Giunta regionale guidata da Iorio mentre, sempre secondo l'accusa, la questione era di competenza del Consiglio regionale.

I giudici della Corte d'Appello Pupilella, Fiorilli e Paolitto hanno condannato Iorio e Vitagliano anche ad un anno di sospensione dai pubblici uffici e al risarcimento in favore delle parti civili, Codacons e Regione, da liquidarsi in sede civile.

Una decisione che per Michele Iorio è da intendersi come espressione di una “giustizia apparente”. “Ho sempre operato – il commento dell’ex governatore - nel pieno rispetto delle leggi e nell’interesse del Molise. E’ questo il motivo per cui trovo incomprensibile la sentenza emessa questo pomeriggio, soprattutto dopo l’assoluzione con formula piena in primo grado”.




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