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Immigrazione, Michele Iorio dice no ai grandi agglomerati. “Occorre guarda ad una integrazione con piccoli numeri”.

Pubblicato: 09-02-2018 - 205
Immigrazione, Michele Iorio dice no ai grandi agglomerati. “Occorre guarda ad una integrazione con piccoli numeri”. Politica

Immigrazione, Michele Iorio dice no ai grandi agglomerati. “Occorre guarda ad una integrazione con piccoli numeri”.

Pubblicato: 09-02-2018 - 205


RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA MICHELE IORIO

Se i fatti di Macerata sono assolutamente da condannare come tutti gli episodi di violenza, quello che accade in Molise deve farci fermare e riflettere. Perché dal punto di vista umanitario la coscienza porta a dire si all’accoglienza, la realtà dei fatti però ci deve condurre sulla strada del no a grandi agglomerati che rendono impossibile l’integrazione e guardare, invece, ad un’accoglienza diffusa con piccoli numeri. Soprattutto in una piccola regione come il Molise che, per numero di immigrati accolti, si colloca al primo posto nella classifica nazionale. La regola è quella della distribuzione degli immigrati clandestini in base al criterio della popolazione e della disponibilità di integrazione a sua volta derivante dalle percentuali di disoccupazione e sviluppo, non mi stancherò mai di ripeterlo. E il Molise ha già superato di gran lunga questo limite.

È  del tutto evidente che il governo nazionale, in questi ultimi anni, ha compresso la volontà dei più deboli e dei territori amministrati da governi compiacenti che  sono stati disposti a sacrificare i propri cittadini.

L’esasperazione degli italiani (il 68% ha una visione critica dell’immigrazione) e dei molisani, già vessati da una situazione economica al limite della sopravvivenza, rischia di trasformarsi in un vero e proprio dramma sociale che deve essere assolutamente evitato.

Michele Iorio

 




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