Ambiente

Sesto Campano: la Colacem al Workshop internazionale sull’economia circolare nel giorno dell’archiviazione dell’indagine sulle ceneri.

Pubblicato: 22-03-2018 - 399
Sesto Campano: la Colacem al Workshop internazionale sull’economia circolare nel giorno dell’archiviazione dell’indagine sulle ceneri. Ambiente

Sesto Campano: la Colacem al Workshop internazionale sull’economia circolare nel giorno dell’archiviazione dell’indagine sulle ceneri.

Pubblicato: 22-03-2018 - 399


SESTO CAMPANO. La sessione di ieri del Workshop internazionale sull’economia circolare, presso la Camera di Commercio del Molise a Campobasso, ha visto l’uscita in contemporanea della notizia relativa alla chiusura dell’indagine, con archiviazione, sulle ceneri pesanti sequestrate nel novembre 2016 e destinate allo stabilimento Colacem di Sesto Campano. Questa vicenda conferma che Colacem opera seguendo sempre scrupolosamente le leggi. Le ceneri infatti corrispondono a quanto dichiarato sui documenti e ribadito più volte dall’azienda.

L’interesse che suscitano questi argomenti, la scarsa conoscenza di chi a volte ne parla e la facilità con cui possono essere oggi divulgati, genera spesso timori, incertezze e reazioni nelle comunità locali. Questo avviene principalmente in Italia, dove il parere degli enti preposti e i risultati delle prove scientifiche sono troppo spesso e ingiustificatamente messe in discussione. Fino a quando poi i fatti, come in questa vicenda, confermano la professionalità dei controlli delle autorità preposte. colacem interno web

Tra i relatori del workshop, il direttore dello stabilimento Colacem di Sesto Campano, Ing. Massimo Giaccari, ha evidenziato come anche il processo produttivo del cemento può contribuire fortemente all’economia circolare, grazie al recupero di materie prime secondarie e combustibili alternativi. L’utilizzo di questi materiali è sollecitato dall’Unione Europea, è normale prassi nei più avanzati paesi al mondo e ritenuto una pratica “green”.

Lo stabilimento di Sesto Campano, grazie al recupero di rifiuti non pericolosi, sostituisce ad oggi circa il 4% di materie prime naturali e il 25% di combustibili fossili. Si potrebbe fare di più, perché le tecnologie sono all’avanguardia e le leggi europee indicano chiaramente gli obiettivi.

 

“L’Italia è purtroppo molto indietro rispetto ai paesi europei più virtuosi – ricorda Giaccari. Basti pensare che il 40% dei rifiuti viene ancora smaltito in discarica o spedito in Germania, Olanda, Austria a un costo elevatissimo per le nostre comunità, sia in termini ambientali che di competitività paese. È necessaria maggiore consapevolezza del significato di Economia Circolare e Simbiosi industriale – conclude Giaccari. Ma non solo nei convegni. Tutte le parti in causa dovrebbero contribuire a una corretta informazione perché ognuno di noi è responsabile dell’ambiente nel quale viviamo”.




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