La nota del Comitato Ex Lavoratori Zuccherificio del Molise.
Sono ormai passati molti mesi da quando è cominciata la parte terminale del lungo travaglio che ha interessato la storica azienda del Basso Molise. Dopo aver chiuso definitivamente i battenti, nel dicembre 2016, è cominciata la fase, forse più spietata e crudele, che ha illuso le maestranze, quella della promessa ricollocazione. Malgrado le continue dichiarazioni della vecchia gestione regionale, abilissima nel far chiudere una partecipata, nessuno dei 69 dipendenti, ma nei tempi passati quelli che lavoravano e vivevano con lo Zuccherificio erano varie centinaia, è riuscito a trovare una ricollocazione utilizzando i canali messi a disposizione dalle iniziative fatte a livello regionale. Pochi, e solo con le loro forze, hanno trovato una alternativa lavorativa, quasi sempre precaria e non certo definitiva, malgrado i comunicati ufficiali che danno gli ex dipendenti in gran parte ricollocati.
La parte più vergognosa della vicenda è sicuramente quella relativa al bando fantasma, che doveva utilizzare gli ex dipendenti nei Comuni, pura e semplice campagna elettorale, fatta da candidati spregiudicati. A giorni, il primo gruppo degli ex lavoratori terminerà la mobilità e si ritroverà in mezzo a una strada, senza reddito e spesso con una famiglia a carico, senza nessun’altra risorsa economica. I nuovi amministratori regionali devono trovare una soluzione immediata se vogliono evitare che ciò accada.