RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA COMPONENTI COLLEGIO REVISORI DEI CONTI ORDINE DEI GIORNALISTI DEL MOLISE.
Il Collegio dei Revisori dei Conti dell’Ordine dei Giornalisti del Molise, l’organo di controllo di regolarità amministrativo-contabile, composto dal presidente Giuseppe Formato e dal componente Andrea Nasillo, entrambi in quota giornalisti professionisti, e da Antonio Lanza, rappresentante dei giornalisti pubblicisti, si unisce al coro della categoria sulla inopportunità di non prevedere all’interno del Corecom un appartenente alla categoria dei giornalisti. Nulla di irregolare si badi bene, bensì per il Collegio si è trattato di un atto di inopportunità politica. La legge istitutiva del Corecom, infatti, ribadisce il ruolo di indipendenza dalla politica di quello che è un organo terzo e di garanzia.
Il Collegio dei Revisori dell’Ordine dei Giornalisti del Molise si schiera dalla parte più estremista. Si sarebbe dovuto provvedere alla nomina, non di un semplice esperto in materia di comunicazione, bensì di un giornalista, il quale avrebbe dovuto rappresentare la categoria all'interno del Corecom.
Per le funzioni demandate al Corecom, infatti, ben vengano gli avvocati tra i componenti, ma tra quest’ultimi, per la comprovata esperienza nel settore della comunicazione cui si chiede per l’incarico, a nostro avviso, la presenza di un giornalista sarebbe stata una garanzia anche per tutti gli operatori della comunicazione sul territorio regionale.
Il Comitato Regionale per le Comunicazioni, infatti, è un organo che svolge compiti di consulenza, garanzia e vigilanza nel settore delle telecomunicazioni. Chi meglio di un giornalista può rappresentare le problematiche del settore, vivendole quotidianamente anche sulla propria pelle, dando il proprio contributo a garanzia di un settore difficile e da troppo tempo in crisi?
A uscirne con le ossa rotta da questo ennesimo schiaffo in pieno volto alla categoria non è il singolo, ma è l’intera categoria dei giornalisti. Una professione che, troppo spesso, viene bistrattata dalla classe politica e che anche questa volta ha subito l’ennesimo torto.