BOJANO. La scoperta del territorio si fa in bicicletta, approfittando dei colori dell’autunno, con un evento che mette insieme i volontari del Servizio Civile Nazionale, progetto Turchese e Argento, giovani migranti, ragazzi e ragazze, adulti, e chiunque abbia voglia di immergersi in una giornata nella natura, facendo sana attività fisica in allegria. Organizzato da Assel coop sociale, gruppo Awa, Wac, Sprar Karibu di Campobasso, Ambito Territoriale Sociale di Campobasso, Matese Mountain Bike, Promidea, Servizio Civile Nazionale, Agenzia Agorà, Ippocrates, Centro Studi Agorà, Via Micaelica Molisana Antiqua Itinera, Un Mondo d’Italiani, Molise Noblesse, Via e Ciclovia Molisana, IntegraMondo con l’amministrazione comunale di S.Maria del Molise, l’evento si terrà sabato 20 ottobre 2018, con Raduno alle 9,00 in Piazza Giovanni Paolo II, a Bojano, davanti alla sede UMDI del quotidiano internazionale Un Mondo d’Italiani, e partenza alle 9.30. Si tratta di una Randonnée lungo le Vie dell’Acqua sul Tratturo Pescasseroli-Candela, nei luoghi storici della Transumanza, simbolo del Movimento dei Popoli, con un percorso dalla difficoltà medio-bassa e quindi accessibile a tutti, che prevede di costeggiare il torrente Rio dietro la linea ferroviaria, stazione San Massimo, bivio Cantalupo, laghetto di Santa Maria del Molise.
Il ritorno, dopo il pranzo al sacco, si snoderà ancora attraverso il Tratturo fino a Bojano. La novità interessante riguarda la presenza di una guida culturale che, nei punti di sosta, illustrerà i caratteri salienti delle località attraversate, da un punto di vista ambientale, storico, socio-culturale. Le “soste culturali” sono curate dall’associazione MATESE MOUNTAIN BIKE di Bojano, che opera nel settore dell’ambiente, mobilità su due ruote, tracciatura e segnalazione di sentieri, riscoperta e mappatura antichi percorsi, cammini interregionali, gare ciclistiche, passeggiate in bicicletta. L’idea di “Pedalando tra le Culture” nasce con l’obiettivo di favorire il coinvolgimento dei ragazzi migranti dello Sprar Karibu e delle strutture presenti sul territorio, nella consapevolezza che il confronto, l’esercizio fisico di gruppo, ma anche i momenti di riflessione in solitaria mentre si affronta il tracciato, costituiscono il terreno privilegiato per quella integrazione concreta che è l’obiettivo prioritario di qualsiasi azione di accoglienza.
Una giornata, dunque, che favorisce la conoscenza del territorio, mette insieme giovani e meno giovani del posto, soci dell’associazione, ospiti stranieri, calati in una situazione di forte condivisione, per favorire lo scambio culturale, l’amicizia, soprattutto la conoscenza di un territorio incredibile, dal punto di vista naturalistico, della fascia matesina e del Molise in generale, una vera e propria Giornata Ecologica per conoscere la flora e la fauna dei territori attraversati dal tratturo. Basta munirsi di una bicicletta (meglio una mountain bike) e “pedalare” semplicemente lungo il corso del fiume, tra rovi di more, trigni (Prunus spinosa), rosa canina, piante palustri, attraversando incantevoli aree verdi dove il carpino nero, il cerro, l’orniello, l’acero, il maggiociondolo e il corniolo la fanno da padroni, nella speranza di veder sbucare una volpe, un gatto selvatico, un tasso, uno scoiattolo. La conoscenza del territorio stimola l’amore per la terra che ci ospita, ed è questo il senso di un evento che è molto più di una “passeggiata”, rivolto a chi nel Molise ci è arrivato da lontano, affinché impari a tutelarlo, ma anche ai tanti molisani che non hanno consapevolezza del valore del territorio degli antichi sanniti, nel segno del Movimento per la Grande Bellezza di una piccola regione. Il valore aggiunto è il tracciato lungo l’antico tratturo Pescasseroli-Candela, scelto come simbolo per eccellenza del Movimento dei Popoli. Un ringraziamento va a Trenitalia che offrirà l’assistenza logistica per il trasporto delle biciclette da Campobasso a Bojano.
I TRATTURI
Il Molise, fra Abruzzo, Puglia, Lazio, Campania e un affaccio strategico sul Mare Adriatico, è caratterizzato da scenari naturali mozzafiato, tradizioni antichissime, tesori d’arte e una storia millenaria sottolineata dai tratturi, le vie d’erba battuta già segnate in epoca preistorica lungo le quali le genti, dall’epoca pre-romana si spostavano e conducevano stagionalmente le greggi. Praticata già dai Sanniti nel VI secolo a.C., la transumanza visse un periodo di particolare splendore sotto i Romani che rinfoltirono il reticolo di tratturi per collegare meglio i centri urbani dell’impero. Lo stesso Ver Sacrum, la Primavera Sacra che ha originato il valoroso popolo sannita, si snodò lungo il Tratturo per arrivare alla capitale, Bovaianom. I tratturi dell'Italia Centro - Meridionale nacquero infatti con le civiltà preistoriche e furono particolarmente sviluppati nel periodo sannita, con importanti centri e fortificazioni sorte lungo il loro percorso. Nella tradizione del popolo dei Sabelli erano le direttrici della transumanza il cui utilizzo era gratuito. L'arrivo dei Romani e l'imposizione del dazio sui capi in transito, avrebbe concorso a determinare la ribellione di queste genti abituate alla libera circolazione. Ad Altilia una iscrizione datata tra il 169 ed il 172 d.C., apposta sul concio del lato sinistro di porta Bojano, tramanda la sentenza che condannava i magistrati di Bojano e di Sepino per aver avallato i soprusi ai danni di pastori e greggi transumanti, soggetti alle angherie degli ufficiali di dogana. Nell'anno 111 a.C. la lex agraria regolamentava l'utilizzo delle strade pubbliche (publicae calles), che, tuttavia, non disciplinava e non imponeva alcun dazio sull'attraversamento di percorsi che conducevano a prati liberi. In seguito, nei Codici teodosiano e giustinianeo trovò ufficialità il privilegio della tractoria, ossia della fruizione delle vie pubbliche da parte dei pastori. Varrone, nel I secolo a.C., nel suo De Re Rustica, riferisce che i pastori sabelli erano tenuti a pagare un tributo a Roma per le greggi che conducevano nei territori della Puglia. Anche Publio Virgilio Marone e Plinio il Giovane descrissero i pastori che conducevano greggi di pecore in pascoli molto distanti fra loro.
San Michele e il legame tra Molise e Puglia
Si conta che circa 70 comuni del Molise, fra cui Boiano e Isernia, siano sorti lungo questi percorsi interessati da limiti stradali e dogane. Molti tratturi sorgono oggi accanto ad antiche strade romane lastricate in pietra. Furono Aragonesi che, nel XV secolo, diedero nuovo slancio al commercio costruendo il “Tratturo Moderno”, con i suoi Tratturelli e bracci. Questi percorsi erano utilizzati dai pastori per compiere la transumanza, ossia per trasferire stagionalmente mandrie e greggi da un pascolo all'altro, tradizionalmente tra il 29 settembre (festa di San Michele) e l'8 maggio (apparizione dell'arcangelo Michele presso la grotta di Monte Sant'Angelo sul Gargano). Non a caso l’evento Pedalando tra le Culture è patrocinato da Via Micaelica Molisana Antiqua Itinera.
I tratturi più importanti
I tratturi coprono l’intero territorio del Molise, offrendo itinerari unici. Attualmente i Tratturi più importanti sono: il Tratturo Celano – Foggia, che passa attraverso il Parco Nazionale della Majella e le zone archeologiche di Vastogirardi e Pietrabbondante; il Tratturo Castel di Sangro - Lucera, con il bellissimo Castello e il possente Tratturo Pescasseroli – Candela con i suoi oltre 200 km, lungo i quali si trova il Santuario diCastelpetroso, Cantalupo nel Sannio, dominato dal suggestivo massiccio del Matese, l’antica capitale dei Sanniti, Bojano, Guardiaregia con i suoi boschi, Sepino, con la famosa area archeologica di epoca romana. Uno dei tratturi d’epoca aragonese più famosi è quello che collegava L’Aquila con Foggia, detto anche “Tratturo del Re” o “Tratturo Magno”,
Pedalando tra le Culture è una iniziativa del progetto Karibù