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La legge sull’autismo c’è, ora vanno reperiti i fondi. Sulla questione sociale interviene il consigliere regionale Armandino D’Egidio.

Pubblicato: 21-10-2018 - 292
La legge sull’autismo c’è, ora vanno reperiti i fondi. Sulla questione sociale interviene il consigliere regionale Armandino D’Egidio. Politica

La legge sull’autismo c’è, ora vanno reperiti i fondi. Sulla questione sociale interviene il consigliere regionale Armandino D’Egidio.

Pubblicato: 21-10-2018 - 292


RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA CONSIGLIERE REGIONALE ARMANDINO D’EGIDIO.

La legge c’è. Ciò che manca, però, è la copertura finanziaria. Parliamo di autismo, disturbo dello sviluppo neurologico che anche in Molise coinvolge tante famiglie.

Sull’argomento, di recente, è intervenuto il consigliere regionale di Forza Italia, Armandino D’Egidio il quale ha precisato che «il tema riguardante la mancanza di fondi, data la sua delicatezza e importanza, presto sarà portato all’attenzione del consiglio regionale».

«L’autismo è una condizione che inevitabilmente influenza la vita di interi nuclei familiari. Per questo – ha continuato D’Egidio - è necessario essere presenti in maniera capillare».

Attualmente il servizio di neuropsichiatria infantile lavora su tutto il territorio con diversi ambulatori ma le altre “prestazioni” sono assenti.

Sono circa 140 i casi di autismo nella fascia bambini-adolescenti. Poi c’è anche la fascia adulta per la quale attualmente (se non in maniera del tutto privatistica) non è previsto alcun servizio.

«Ringrazio gli operatori – ha aggiunto D’Egidio – che spesso seguono i ragazzi fino al compimento del 21° anno di età. Ci sono tante cooperative, associazioni ed enti che si prodigano per le persone affette da autismo. Per questo, come ho poc’anzi detto, a breve porterò la questione all’attenzione del consiglio regionale».

La legge che disciplina la materia è stata approvata esattamente un anno fa e per la precisione lo scorso 17 ottobre.

La Regione - come si legge nel  testo votato - si prefigge la finalità: di promuovere programmi di screening; di adottare i metodi e gli interventi diagnostici, terapeutici, educativi, abilitativi e riabilitativi validati dall’Istituto Superiore della Sanità e le buone pratiche realizzate in altre regioni; di accogliere le evidenze scientifiche a livello nazionale e internazionale; di riconoscere e valorizzare il ruolo determinante della famiglia quale parte attiva nella elaborazione e attuazione del progetto di vita della persona con disturbi ASD e DPS in sinergia con i professionisti specializzati nel trattamento di questi particolari casi; di promuovere iniziative di sostegno e di consulenza alla famiglia durante i percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali ritenendola attore significativo del progetto terapeutico stesso; di promuovere iniziative volta alla comunicazione e alla collaborazione tra famiglia, scuola, servizio sanitario, servizi sociali. Una serie di servizi che però potranno essere offerti, nella loro completezza, alla popolazione molisana, solo quando ci sarà una adeguata copertura finanziaria.




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