Cronaca

Vogliono la nostra morte. L'allarme lanciato da Emilio Izzo sulle condizioni esterne del Veneziale.

Pubblicato: 14-02-2019 - 308
Vogliono la nostra morte. L'allarme lanciato da Emilio Izzo sulle condizioni esterne del Veneziale. Cronaca

Vogliono la nostra morte. L'allarme lanciato da Emilio Izzo sulle condizioni esterne del Veneziale.

Pubblicato: 14-02-2019 - 308


VOGLIONO LA NOSTRA MORTE!

Ecco come si presentava la zona ambulatori dell’ospedale “Veneziale” di Isernia, in quella che dovrebbe essere l’ora di punta, solo qualche giorno fa! Eloquente quanto drammatica questa testimonianza fotografica! Ormai è chiaro il progetto di eliminazione di un territorio, quello pentro per l’appunto, nel silenzio più assoluto e con l’esercizio di far mancare goccia a goccia i servizi, finalizzati allo smantellamento del nosocomio isernino. E così, in buona compagnia con quello di Agnone e ancor più Venafro, la politica nazionale e regionale stanno di fatto ridisegnando la nuova mappa di chi deve morire prima! Eggià, sembra logico e naturale che, togliendo i reparti e la minima assistenza ad un’intera provincia,, va da se che tutti noi abitanti di quest’area regionale, scompariremo ancor prima degli amici campobassani in considerazione del fatto che arriveremo in ospedale almeno due ore dopo di loro! Del resto altra perla di questi giorni è quella che ha visto i commissari alla sanità, voluti dai 5 Stelle, incontrare il Comitato pro Cardarelli in modo esclusivo, dimenticando che esiste un movimento in difesa della sanità pubblica anche in quel dell’isernino e che, in mancanza di reazioni forti, saremo orgogliosi di rappresentare come Comitato in Difesa del Reparto di Senologia. Oltre ad essere in un’Area di Crisi Complessa, con tutto quello che ne consegue per la drammaticità della mancanza di lavoro e per le tante malattie fisiche e psicologiche scaturite da tale triste condizione, dobbiamo subire anche questa penalizzante ed umiliante condizione di isolamento che, ancor più drammaticamente, non viene evidenziata e combattuta da nessuno degli amministratori, sia essi a livello locale, regionale e nazionale, persone votate per fare il bene dei residenti e non solo, ma che di fatto dall’alto della loro dorata posizione, non hanno fatto sentire un minimo di indignazione per quanto sta accadendo. Del resto, anche questo da tutti risaputo, in questa provincia, in buona compagnia del territorio di Termoli, deteniamo il triste primato di avere “esemplari” contenitori di emissioni di fumi velenosi, tanto da far schizzare in maniera esponenziali i casi di malattie tumorali e cardiache, da soli “presidi” medici allarmanti, tanto da essere “presi in considerazione” cancellando tutta la sanità pubblica provinciale! Ma noi siamo i prediletti! Non resteremo a guardare!

Intanto nelle prossime ore, così come stabilito durante l’assemblea del Comitato svoltasi ieri 13 febbraio c.a., chiederemo ufficialmente un incontro con il direttore generale Sosto e, a seguire, con i commissari alla sanità, per conoscere il loro punto di vista e i loro intendimenti, poi decideremo il da farsi. Ma se il buongiorno è quello di queste immagine, la nostra reazione non si farà attendere




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