Un altro triste ed incredibile capitolo che coinvolge il trasporto pubblico locale e che ha come protagonista la società Atm Spa, ovvero l’impresa molisana che vanta il maggior numero di dipendenti e che opera sull’intero territorio regionale, portando tuttavia un’immagine (negativa) del Molise anche fuori regione.
Soltanto una settimana fa, in occasione delle festività pasquali, avevamo rammentato il ripetersi di un comportamento e di un modo di operare altamente scorretto di questa società che pur fruendo costantemente e regolarmente di contributi pubblici derivanti dalle tasse dei cittadini molisani, si arroga la presunzione e il diritto di non pagare altrettanto costantemente e regolarmente i propri dipendenti.
In queste ore la vicenda si è addirittura arricchita di nuovi risvolti altrettanto inquietanti.
La società, infatti, nel tentativo di scongiurare il costante aumento di coloro che per vedersi riconoscere il diritto ad essere retribuiti, si sono trovati costretti ad adire le vie legali, ha deciso di fare una vera e propria selezione per individuare i soggetti a cui erogare lo stipendio, escludendo scrupolosamente proprio coloro che hanno fatto ricorso ai cosiddetti decreti ingiuntivi.
Premesso che la società vanta ugualmente debiti nei confronti dei propri dipendenti per numerose mensilità e, più in generale per ulteriori competenze contrattuali non corrisposte, ci sembra quello dell’Atm, un tentativo alquanto miserabile di convincere quella parte ormai diventata largamente minoritaria dei lavoratori, a non seguire il resto delle maestranze nelle vie giudiziali.
A fronte di questo scenario, continuiamo a registrare il silenzio assordante delle Istituzioni. Nessuno che nei fatti abbia il coraggio di affermare il comportamento palesemente ricattatorio che questa impresa sta assumendo nei confronti della Regione, dei dipendenti Atm e degli stessi cittadini molisani; nessuno che nei fatti abbia il coraggio di ritenere questa impresa assolutamente incompatibile ad erogare un servizio pubblico essenziale e soprattutto incompatibile anche a partecipare ad un eventuale bando di gara che auspichiamo davvero possa essere pubblicato quanto prima.