Cronaca

Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico - Soccorso in forra a Cusano Mutri.

Pubblicato: 10-06-2019 - 328
Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico - Soccorso in forra a Cusano Mutri. Cronaca

Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico - Soccorso in forra a Cusano Mutri.

Pubblicato: 10-06-2019 - 328


Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) è stato impegnato nella giornata di ieri in un soccorso nella forra delle Gole di Caccaviola a Cusano Mutri.

Una signora di anni 53 residente a Macerata Campania era impegnata in un’escursione nel parco avventura che consente di percorrere, in sospensione lungo cavi d’acciaio con opportune attrezzature, imbraghi e carrucole, il torrente Titerno nelle profonde Gole di Caccaviola. Durante una discesa lungo una di queste teleferiche, la signora ha impattato violentemente contro una parete dell’alveo, riportando ferite ad un arto inferiore, all’anca ed alla testa che le hanno reso impossibile continuare il percorso. Nella tarda mattinata, un secondo gruppo di escursionisti ha avvistato la signora in panne insieme al suo compagno. Resisi conto della gravità della situazione e della oggettiva difficoltà ad evacuare la persona ferita, hanno allertato il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS), il solo in grado di garantire un sistema di intervento di alto profilo tecnico e sanitario in un ambiente ostile e complesso come quello delle forre.

Immediatamente, squadre del CNSAS provenienti da Molise e Campania si sono recate presso le strette e profonde Gole di Caccaviola per calarsi nel torrente e raggiungere la signora ferita. Intanto altre due squadre provenienti da Abruzzo ed Umbria, a testimonianza dell’efficiente sistema di intervento del CNSAS in scenari di soccorso complessi quali quello in forra, sono partite per fornire indispensabile supporto ai tecnici già presenti sul posto che intanto avevano iniziato ad operare nell’alveo per raggiungere la malcapitata, cosciente ma dolorante e comprensibilmente scossa, prestarle il primo soccorso, immobilizzarla e adagiarla in una speciale barella a tenuta stagna in dotazione al CNSAS.

Non con poche difficoltà, e soltanto grazie al cospicuo numero di tecnici del CNSAS qualificati per il soccorso in forra che hanno preso parte all’intervento, la barella è stata fatta risalire lungo l’alveo, superando cascate e salti di roccia mediante opportune tecniche di recupero con paranchi e teleferiche fino al punto in cui è stato possibile tirarla fuori dal torrente. Da questo punto la barella è stata consegnata a squadre di tecnici alpini del CNSAS in attesa all’imbocco di un sentiero che conduce alla soprastante via carrabile, dove era in attesa una postazione mobile del 118. Verso la mezzanotte i tecnici CNSAS hanno affidato la signora alle cure dei sanitari.

Nonostante il soccorso sia stato effettuato dal CNSAS, trattandosi di soccorso tecnico sanitario di emergenza, con un cospicuo numero di tecnici provenienti da diverse Regioni, in un ambiente in cui il CNSAS è il solo Ente in grado di operare, inspiegabilmente sono trapelate notizie che vedono riconosciuto il merito ed il buon esito del soccorso ad altre Amministrazioni dello Stato, con grande rammarico di tutti i tecnici del CNSAS che realmente hanno compiuto l’intervento.




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