Politica

Greco e Primiani presentano interrogazione al presidente Toma sull’avviso pubblico “Progetti volti alla realizzazione di opere e servizi di pubblica utilità”.

Pubblicato: 03-07-2019 - 231
Greco e Primiani presentano interrogazione al presidente Toma sull’avviso pubblico “Progetti volti alla realizzazione di opere e servizi di pubblica utilità”. Politica

Greco e Primiani presentano interrogazione al presidente Toma sull’avviso pubblico “Progetti volti alla realizzazione di opere e servizi di pubblica utilità”.

Pubblicato: 03-07-2019 - 231


RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA MOVIMENTO CINQUE STELLE MOLISE.

"A luglio 2018 è stato approvato un avviso pubblico dal titolo ‘Progetti volti alla realizzazione di opere e servizi di pubblica utilità’, per un importo di 1.750.000 euro. L’avviso, rivolto a tutti i Comuni, era pensato per stimolare la collaborazione tra soggetti pubblici e privati attraverso la chiamata a progetto per attività di pubblica utilità, con un duplice scopo: aumentare il livello dei servizi e sostenere il processo di inserimento sociale dei cittadini in difficoltà tra cui molti ex lavoratori. Ma il bando - affermano i due Consiglieri regionali M5S - era privo di parametri di selezione. Noi abbiamo sin da subito espresso dubbi su questo bando e, a settembre 2018, ne abbiamo chiesto l’annullamento in autotutela, mettendo in discussione la sua legittimità. L’avviso, infatti, è privo di parametri di selezione, privo di garanzie sulle coperture, privo di certezze sulle categorie di destinatari. Ma ai nostri dubbi - continuano Greco e Primiani - il governatore Donato Toma ha risposto difendendo la misura e annunciando l’inizio della fase istruttoria, cioè la fase di verifica delle domande in base ai criteri previsti dal bando.

Successivamente, ci spiegava il presidente, trattandosi di intervento di politiche attive del lavoro, sarebbe stata richiesta la certificazione dell’Inps a sua volta subordinata ad un controllo ministeriale, all’esito del quale il finanziamento poteva essere validato. Però ad oggi, dopo sette mesi e nonostante i proclami di Toma, non risulta pervenuta ufficialmente alcuna notizia sugli esiti di questi controlli, né vi è alcuna notizia ufficiale sui tempi entro i quali questa misura potrà essere operativa e con quali modalità. Insomma - spiegano i pentastellati - i molisani sono alle prese con un bando fantasma, un avviso pubblico annunciato in pompa magna nonostante lacune evidenti e poi scomparso improvvisamente. E a farne le spese soni i cittadini in difficoltà. Non dimentichiamo infatti - proseguono ancora - che, inizialmente, il bando era pensato per i cittadini colpiti da licenziamento collettivo o privi di ammortizzatori sociali, salvo poi scoprire che esso è (o era) diretto a chiunque abbia subito la cessazione del lavoro, quindi a tutti coloro che sono stati licenziati in Molise, addirittura a partire dal 1° gennaio 2008. Cosa ha da dire ora la Regione a questi ex lavoratori? - chiedono ora Greco e Primiani - Ecco perché abbiamo presentato una interrogazione al governatore Toma e all’Assessore regionale al Lavoro, Luigi Mazzuto, per avere chiarimenti sullo stato della procedura.

Gli interrogativi sul ‘bando fantasma’ sono tanti: non si capisce se e quale interlocuzione sia stata attivata con la Direzione generale INPS o con il Ministero del Lavoro e in quali termini, e non si capisce che fine abbia fatto la certificazione Inps annunciata da Toma. Ma vogliamo anche sapere se il governo regionale ritiene realmente possibile portare a termine l’intero iter di tale misura e, in caso affermativo, vogliamo sapere a che punto è la fase istruttoria per la valutazione delle domande già pervenute dai Comuni che hanno risposto al bando, qual è il numero delle richieste pervenute dai Comuni, con quali criteri sono stati valutati i progetti e quali sono i tempi stimati per la pubblicazione delle graduatorie definitive per l’assegnazione dei fondi. Ai vertici regionali, in questo momento - concludono i due portavoce M5S in Consiglio regionale - ci sentiamo di chiedere una risposta chiara e celere. Non si scherza con la speranza di chi è in difficoltà."

 




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