L’intera città di Isernia, lo scorso martedì, è stata coinvolta in un evento memorabile e, con entusiasmo e orgoglio identitario, si è riappropriata d’un episodio storico che, nell’ottobre 1294, ebbe quale protagonista il suo più illustre concittadino: Celestino V.
Il Ritorno del Papa Santo, una iniziativa a cui l’amministrazione comunale ha fermamente creduto perseguendo con impegno e ostinazione l’obiettivo d’una realizzazione che fosse scevra dalla semplice finalità turistica ma assumesse soprattutto una profonda valenza culturale, ha riscosso un successo straordinario perché i cittadini ne hanno compreso e condiviso gli autentici significati umani, religiosi e storiografici, ritrovandosi collettivamente nelle antiche agorà della ‘Concezione’ e del ‘Mercato’ per ammirare e acclamare, in forma rievocativa, i grandi personaggi del prestigioso medioevo isernino.
Quale sindaco, desidero esprimere la mia profonda soddisfazione e ringraziare pubblicamente coloro che – in fase ideativa, progettuale e realizzativa – hanno consentito tale eccezionale risultato: Emilia Vitullo per la direzione artistica e la regia; l’assessore comunale alla cultura Eugenio Kniahynicki, il presidente della Pro Loco Michele Freda e don Girolamo Dello Iacono per l’organizzazione; la Società di studi celestiniani, il vescovo di Trivento S.E. Claudio Palumbo e il direttore emerito della nostra biblioteca Fernando Cefalogli per la consulenza storica; Teresa Carafa e il Musec di Isernia per i costumi; Claudio Di Cerbo per la riscoperta dei percorsi celestiniani, Luigi Vitullo per la colonna sonora, Anna Scafati per le ricerche gastronomiche e Pino Manocchio per la documentazione fotografica.
La mia sentita gratitudine va, altresì, al vescovo della Diocesi di Isernia-Venafro S.E. Camillo Cibotti e al presidente della Provincia di Isernia Alfredo Ricci. Ringrazio ancora il Rotary Club e Italia Nostra, l’Accademia Italiana della Cucina e la Federazione Italiana Cuochi, il Rotaract e l’Inner Wheel, il club Interact e la Fonderia Marinelli, le organizzazioni ippiche Samarcanda e Il Ginepro, l’associazione Tikenè-Assiem e gli sponsor. E non intendo dimenticare gli organi d’informazione che hanno dimostrato grande attenzione per una iniziativa che si è contraddistinta per l’ampia partecipazione popolare.
Infine, un fervido grazie di cuore lo rivolgo, doverosamente, anche a tutti coloro che si sono “messi in gioco” per dare vita alla rappresentazione, vale a dire quegli Isernini e quelle Isernine che hanno accettato di vestire i panni dei personaggi e dei figuranti del Ritorno del Papa Santo. Sono stati così numerosi che è impossibile menzionarli tutti, ma a ognuno di loro, indistintamente, giunga il mio sincero sentimento di riconoscenza.