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Conti regionale, disastro annunciato. Gestione 2018 peggiore del 2017. La nota dei Portavoce regionali del Movimento Cinque Stelle. “Toma non risponde e la maggioranza nasconde”.

Pubblicato: 20-12-2019 - 230
Conti regionale, disastro annunciato. Gestione 2018 peggiore del 2017. La nota dei Portavoce regionali del Movimento Cinque Stelle. “Toma non risponde e la maggioranza nasconde”. Politica

Conti regionale, disastro annunciato. Gestione 2018 peggiore del 2017. La nota dei Portavoce regionali del Movimento Cinque Stelle. “Toma non risponde e la maggioranza nasconde”.

Pubblicato: 20-12-2019 - 230


RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA MOVIMENTO CINQUE STELLE MOLISE

Giorni fa già la Corte dei Conti aveva bocciato il bilancio della Regione Molise mettendo in luce una gestione amministrativa approssimativa e gravemente condizionata dai soliti vizi. Infatti, leggendo carte e numeri, siamo di fronte ad una situazione drammatica con un bilancio ormai in disavanzo cronico. Il governatore Donato Toma, come prevedibile, imputa il disastro alle passate amministrazioni, ma la verità è che nei 18 mesi alla guida dell’Ente, l’attuale governatore non è stato capace di fare meglio, anzi.
Per quanto riguarda il 2018 tutti gli indicatori, nonché la relazione della Corte dei Conti, denunciano un peggioramento importante in termini di contenimento del disavanzo che nei due anni precedenti, a seguito del piano di rientro, avevano cominciato a ridursi.

Il Rendiconto 2018 è infatti lo specchio dell’attuale amministrazione, un accrocchio raffazzonato di pezze a colori che ha seguito un iter sofferto: approvazione in Giunta a maggio; rettifica ad agosto dopo le batoste prese dalla Corte dei Conti per operazioni errate anche di importi rilevanti; pareri negativi dei revisori, poi rettificati per grazia divina; giudizio di parifica umiliante per tutte le criticità riscontrate dai magistrati contabili.
Ma il dato forse più emblematico è il seguente: mentre le altre regioni approvano il bilancio preventivo per il 2020 noi siamo ancora invischiati ad approvare rendiconto e consolidato 2018 ed assestamento 2019. In pratica, mentre le altre regioni disegnano il futuro dei propri cittadini, il Consiglio regionale tenta di mettere toppe ad un passato disastrato, ragionando su un documento che doveva essere approvato entro il 31 luglio scorso.
Anche sul Disavanzo, numeri incontestabili confermano che la gestione del 2018 ha di fatto annullato i progressi fatti nel 2017. Così anche sul bilancio consolidato, sull’assestamento del bilancio previsionale 2019 e sul bilancio del Consiglio regionale.

Nonostante tutti i nostri rilievi, ieri in Aula il governatore è intervenuto senza mai rispondere nel merito delle nostre accuse, ma parlando di altro, mentre dai banchi della maggioranza non si è levata una sola voce in difesa del bilancio: forse perché anche il centrodestra è consapevole dello sfascio dei conti regionali o forse perché, nei momenti che contano, i consiglieri di maggioranza recitano solo il ruolo di comparse silenziose.
Ad ogni modo, lo scorso anno Toma aveva promesso di riallineare i tempi di approvazione dei documenti come previsto dalla legge. Una promessa mancata, l’ennesima. Anzi, siamo convinti che questa Giunta sta condannando la Regione ad altri 4-5 mesi di esercizio provvisorio e che poi con la compiacenza della maggioranza riuscirà ad approvare un bilancio per pochi; un bilancio che, ad esempio, darà altri soldi alle Comunità montane per far felici gli alleati in campagna elettorale come già accaduto.

Se invece la responsabilità di questi numeri è delle passate amministrazioni, è ora che Toma indichi i responsabili. Sono politici o dirigenti? Di certo, coloro che hanno messo mano ai bilanci delle passate amministrazioni sono gli stessi che siedono ora in Giunta con lui.
Toma, infatti, ha confermato tutto il pacchetto di dirigenti, segretari, funzionari che fanno capo ai suoi sponsor politici, perché non ha le mani libere. Un presidente con le mani libere, infatti, porterebbe alle autorità giudiziarie tutte le carte che comprovano i disastri degli anni passati, spiegando ai molisani la reale situazione finanziaria della Regione.
Invece niente. Numeri e persone mettono in mostra una continuità di metodo sconcertante che crea danni ogni anno. Per una persona che si vanta di essere esperto di finanza pubblica, non è poco, è il nulla.




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