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Comuni senza segretari. Approvata mozione di Antonio Federico (M5S)

Pubblicato: 15-01-2020 - 440
Comuni senza segretari. Approvata mozione di Antonio Federico (M5S) Territorio

Comuni senza segretari. Approvata mozione di Antonio Federico (M5S)

Pubblicato: 15-01-2020 - 440


“Le procedure di selezione dovranno essere semplificate per dare respiro a tanti enti anche molisani”.

Il gruppo del MoVimento 5 Stelle alla Camera dei Deputati ha portato all’attenzione nazionale l’emergenza che vivono tantissimi Comuni alle prese con la carenza di segretari. Oggi è stata approvata una mozione, condivisa da maggioranza e opposizione, che impegna il Governo a supportare i nostri enti locali semplificando e accelerando le procedure di selezione e potenziando gli organici consentendo soprattutto ai piccoli Comuni di impiegare personale qualificato della pubblica amministrazione e chi ha svolto funzioni di vicesegretario.

Solo in questo modo possiamo frenare quella che per gli addetti ai lavori sta diventando una emergenza nazionale. La carenza di segretari comunali, infatti, rischia di paralizzare lo svolgimento l’attività amministrativa ordinaria e il buon andamento degli uffici pubblici in tantissimi Comuni di tutta Italia, soprattutto quelli più piccoli. Anche i numeri confermano una situazione grave. In Italia solo il 40 per cento degli enti locali risulta dotato di un segretario comunale e nei piccoli Comuni le sedi vacanti sono più di 1.400, a fronte di un trend che parla di 700 unità lavorative in meno rispetto al 2010.Numeri, peraltro, aggravati anche dai pensionamenti anticipati. Addirittura, in Molise alcuni sindaci denunciano che il 70 per cento degli enti locali è senza segretario costringendo gli enti a condividere la stessa figura per andare avanti.

Queste carenze creano disagi soprattutto tra i Comuni del basso Molise interessati dagli eventi sismici del 2018 costretti ad un surplus di lavoro per gestire le fasi d’emergenza e post terremoto. Per di più il fenomeno sembra in espansione anche perché i corsi-concorsi nazionali sono in grave ritardo e comunque quelli già in itinere non riusciranno a coprire il fabbisogno delle sedi al momento vacanti, quindi a risolvere carenze ormai strutturali.
La situazione rischia di provocare la paralisi dell'attività amministrativa e mette in discussione la figura stessa dei segretari comunali, fondamentali sia per preparare e dare esecuzione alle deliberazioni di Giunta e Consiglio sia perché hanno funzioni strategiche per l’azione amministrativa dell'ente.
I piccoli Comuni, poi, soffrono ancor di più perché spesso i pochi segretari a disposizione rifiutano la sede vacante a causa della distanza dalla sede lavorativa con riflessi negativi sulle attività degli enti in termini di servizi e prestazioni. Tutto ciò incide altrettanto negativamente sul tessuto socioeconomico, condizionando la capacità dei Comuni di ottemperare ai programmi di sviluppo nazionale, quindi bloccando anche le loro più basilari facoltà gestionali.
In questo quadro diventa fondamentale individuare nuove forme di reclutamento dei segretari. Ebbene, la mozione appena approvata è importante perché ha impegnato il Governo ad assumere iniziative urgenti per affrontare e gestire queste carenze.

In particolare, abbiamo impegnato il Governo a valutare ogni iniziativa normativa utile a superare le criticità del corso-concorso, quindi a semplificare e velocizzare le procedure selettive e ad individuare, in via temporanea, figure che garantiscano la reggenza delle sedi vacanti da reperire tra personalità qualificate interne alla pubblica amministrazione oppure tra quanti abbiano svolto funzioni di vicesegretario comunale presso enti locali e siano in possesso dei titoli di studio previsti per legge. Per i piccoli comuni, inoltre, il governo dovrà valutare la possibilità di porre a carico del bilancio del Ministero dell’Interno la spesa per i segretari e dovrà valutare la partecipazione degli attuali idonei al corso-concorso prevedendo anche che i vicesegretari comunali nominati operino in constante raccordo con i titolari.

In questo modo ridiamo respiro a tanti enti locali e poniamo fine ai disagi di tanti cittadini. I Comuni sono l’istituzione a loro più vicina quindi abbiamo il dovere di garantirgli ogni strumento utile per fornire risposte immediate e servizi all’altezza.




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