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Agnone: a 500 donatori di sangue è impedito di farlo a causa del mancato rinnovo della convenzione tra Fidas e Asrem.

Pubblicato: 17-02-2020 - 361
Agnone: a 500 donatori di sangue è impedito di farlo a causa del mancato rinnovo della convenzione tra Fidas e Asrem. Sociale

Agnone: a 500 donatori di sangue è impedito di farlo a causa del mancato rinnovo della convenzione tra Fidas e Asrem.

Pubblicato: 17-02-2020 - 361


Il presidente onorario dell’associazione Nicolino Capparozza: “Da mesi chiediamo il rinnovo della convenzione tra l’Asrem e  la nostra Associazione”

La Fidas organizza un sit-in di protesta.

“Da circa due mesi a 483 donatori di sangue dell’Alto Molise, iscritti all’associazione Fidas di Agnone, viene negata la possibilità di poter donare sangue, indispensabile per gli ospedali molisani. La causa di ciò è legata al mancato rinnovo della convenzione tra Asrem e l’Associazione scaduta nel 2019 e che di fatto non consente la presenza di personale medico specializzato durante i salassi effettuati nell’ospedale San Francesco Caracciolo di Agnone”.

La denuncia porta la firma del presidente onorario della Fidas, sezione comunale di Agnone, Nicola Capparozza, che per martedì 18 febbraio annuncia un sit – in di protesta sotto la sede Asrem di via Ugo Petrella a Campobasso a partire dalle ore 9,00. Allo stesso tempo da segnalare le dimissioni da parte dei vertici Fidas di Agnone che non tollerano più una situazione del genere.

“Per cercare di sopperire a questo disguido meramente burocratico - ha aggiunto Capparozza – nelle settimane scorse di pari intesa con il presidente nazionale Fidas, Aldo Ozino Caligaris abbiamo chiesto, tramite nota scritta, un incontro con il commissario Asrem, tuttavia ad oggi  aspettiamo ancora la convocazione. Per questa ragione, insieme a sessanta donatori di sangue della Fidas Agnone, martedì saremo presenti  nel capoluogo di regione per chiedere venga sbloccata questa vicenda a dir poco incresciosa. Con noi ci sarà anche il presidente della Fidas – Molise, Franco Vitullo che ringraziamo per la sua vicinanza”.




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