Da Luigi Marra - Responsabile Provinciale Cisal Isernia
Caro Direttore, la situazione da lei esposta nell'articolo relativo al Disorientamento dei Caf e Patronati rispecchia pienamente il momento che stiamo vivendo noi responsabili e operatori di questo settore. Da una parte abbiamo le Sedi Nazionali che, con apposite circolari, ci chiedono di rispettare le normative vigenti in materia di gestione degli accessi agli uffici, consentendo l'accesso ad una persona alla volta in sala d'attesa e organizzando il Front Desk con tutti gli strumenti necessari a garantire una corretta igienizzazione.
Dall'altra lato abbiamo invece il Dpcm che vieta ai cittadini di circolare, a meno che non sia per motivi di Lavoro, di Salute o di Giustificate e Valide Motivazioni, che devono ovviamente essere autocertificate e motivate. Noi ci troviamo giusto nel mezzo, con l'ovvia necessità di garantire ai cittadini la massima sicurezza a livello sanitario, ma con la piena consapevolezza di non poter abbandonare l'utenza a se stessa nell'espletamento delle pratiche tra l'altro necessarie, soprattutto in questo periodo, per poter usufruire di Congedi vari.
Noi sedi Cisal abbiamo attivato tutte le procedure necessarie per garantire un sicuro accesso alle sedi o per permettere all'utenza che, giustamente direi, preferisce rimanere a casa come previsto, di poterci contattare in qualsiasi momento sia telefonicamente che attraverso i moderni sistemi di comunicazione, Mail e WhatsApp per primi.
Non possiamo autonomamente decidere per una chiusura totale, in quanto queste andrebbero comunicate all'ispettorato e quindi, come detto in precedenza, ci troviamo in un limbo che è anche molto difficile gestire e interpretare.
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