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Coronavirus, interrogazione M5S in Consiglio regionale sul trasferimento degli ospiti delle case di riposo di Cercemaggiore e Agnone.

Pubblicato: 10-04-2020 - 468
Coronavirus, interrogazione M5S in Consiglio regionale sul trasferimento degli ospiti delle case di riposo di Cercemaggiore e Agnone. Politica

Coronavirus, interrogazione M5S in Consiglio regionale sul trasferimento degli ospiti delle case di riposo di Cercemaggiore e Agnone.

Pubblicato: 10-04-2020 - 468


RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA MOVIMENTO CINQUE STELLE MOLISE

I portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale del Molise hanno presentato, nei giorni scorsi, una interrogazione urgente per fare luce sul trasferimento degli ospiti delle case di riposo di Cercemaggiore e Agnone nel presidio ospedaliero Santissimo Rosario di Venafro. Sono tanti, infatti, gli aspetti ancora da chiarire su quanto accaduto nei giorni scorsi, sulla situazione attuale e sulle misure previste per il futuro.

Nello specifico, i portavoce chiedono di sapere se la struttura sanitaria di Venafro sia stata preventivamente predisposta con i necessari adeguamenti strutturali, tecnici e funzionali per accogliere i pazienti al meglio, se il personale medico sia stato adeguatamente formato e protetto per affrontare l'emergenza, se davanti all'ipotetico aggravarsi delle condizioni di salute dei pazienti o difronte alla necessità di terapia intensiva, gli ospiti saranno trattati in loco o trasferiti altrove.

L'interrogazione, inoltre, serve anche a capire se i familiari siano stati preventivamente informati dei trasferimenti in altra struttura, perché se confermato, sarebbe un fatto realmente grave non aver avvisato le famiglie.

Ma il MoVimento 5 Stelle chiede anche di conoscere le misure che i vertici di Asrem e Regione intendono adottare per prevenire analoghe situazioni nelle altre case di riposo e nei centri di accoglienza regionali.

I dubbi restano tanti. Regione e Asrem, infatti, ancora non spiegano quali forme di assistenza intendano attuare per gli assistiti, quali le misure decise per abbattere il rischio di contagio, quali le azioni studiate per garantire assistenza e tutela della sicurezza per chiunque debba fruire delle prestazioni sanitarie in ciascuna struttura della regione.

Chi gestisce l'emergenza ha il dovere politico, tecnico e morale di fornire chiarimenti su ogni minimo aspetto che possa interessare cittadini e operatori sanitari e ha il dovere di farlo subito. Non è nemmeno ipotizzabile, che la parte più fragile della nostra società, sia esposta a pericoli anche potenziali.




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