RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA CONSIGLIERE REGIONALE FILOMENA CALENDA
Eliminare definitivamente l’autocertificazione annuale per gli ultrasessantacinquenni che richiedono l’esenzione da spesa sanitaria per reddito. Questo quanto richiesto al governo regionale, tramite una mozione, dal consigliere regionale Filomena Calenda.
“Un provvedimento – ha spiegato in merito la Calenda – che mira a snellire la macchina burocratica ed evitare disagi inutili agli anziani, soprattutto in questo periodo in cui bisogna scongiurare la possibilità che possano crearsi assembramenti.
Il documento che nelle prossime settimane sarà discusso in Consiglio regionale vuole equiparare il Molise ad altre regioni, come ad esempio la Campania e il Veneto, in cui si è deciso di eliminare definitivamente l’autocertificazione annuale per ultrasessantacinquenni che hanno la necessità di dover rinnovare la richiesta del certificato provvisorio di esenzione per reddito ai sensi del comma 6 del DM 11.12.2009. In particolare per i codici E01 / E03 / E04 si richiede la durata illimitata di tali certificati e dunque il rinnovo automatico, a condizione che l’esito dei controlli delle autocertificazioni abbia dato risultato positivo, con conferma dei dati autocertificati. Analoga validità illimitata, viene disposta per i certificati rilasciati ai familiari a carico del dichiarante”.
“Una misura che ritengo urgente – ha proseguito il consigliere Calenda – anche perché i termini di scadenza per la presentazione delle autocertificazioni, a causa dell’emergenza sanitaria, sono stati prorogati al prossimo 30 giugno. Motivo per cui a breve gli utenti dovranno nuovamente recarsi presso gli uffici preposti delll’Asrem per rinnovare la documentazione.
La mozione da me presentata, invece, vuole evitare definitivamente trafile inutile per gli anziani molisani. Seppur vero che nelle scorse settimane è stato attivato anche il servizio telematico per la presentazione dell’autocertificazione, è necessario tendere la mano anche agli ultrasessantacinquenni, i quali non sempre hanno dimestichezza con le nuove tecnologie.
Snellire le procedure e la macchina burocratica – ha concluso Calenda – è un impegno che non può essere più rinviato”.