Ambiente

Diga di Campolattaro: la Regione Campania ha approvato il progetto di fattibilità del valore di 480 milioni di euro

Pubblicato: 20-07-2020 - 378
Diga di Campolattaro: la Regione Campania ha approvato il progetto di fattibilità del valore di 480 milioni di euro Ambiente

Diga di Campolattaro: la Regione Campania ha approvato il progetto di fattibilità del valore di 480 milioni di euro

Pubblicato: 20-07-2020 - 378


Dopo 40 anni, grazie alla Regione Campania e alla grande collaborazione istituzionale con il Consorzio di Bonifica Sannio-Alifano, con la Provincia di Benevento, l’Autorità di Bacino distrettuale dell’Appennino meridionale, l’Ente Idrico Campano e gli Enti Territoriali e Locali coinvolti, diventerà operativo uno dei più rilevanti invasi artificiali del Mezzogiorno. La diga di Campolattaro in provincia di Benevento.

Al convengo tenutosi presso l’Auditorium S. Agostino di Benevento, è intervenuto il Presidente del Consorzio di bonifica del Sannio Alifano, Alfonso Santagata, che nel ringraziare le autorità e Regione Campania per aver tenuto conto delle esigenze del comparto irriguo ha tra l’altro detto:  “Grazie alla risorsa idrica che si renderà disponibile attraverso la Diga di Campolattaro, pari a circa 48 milioni di metri cubi per il solo utilizzo irriguo, sarà possibile irrigare a gravità le aree già attrezzate (eliminando gli attuali costosi sollevamenti) ed estendere l’irrigazione ad un territorio di circa 11.000 ettari, per un totale di oltre 15.000 ettari; in altri termini, sarà così possibile per il Consorzio irrigare gran parte delle aree coltivabili del comprensorio nella Valle Telesina e nella Provincia di Benevento – inclusi i grandi terrori dei vitigni sanniti, ormai famosi anche oltre i confini nazionali (nel caso specifico, anche con funzione antibrina per prevenire i danni delle gelate primaverili)”.

“Evidentemente, tale disponibilità di acqua consentirà di realizzare ogni forma di agricoltura irrigua nel territorio – ha aggiunto Santagata – lasciando la libertà alle aziende agricole della zona beneventana di adottare piani colturali per produzioni diversificate, qualitative e redditizie, potendo adattarsi senza vincoli alle variabili esigenze del mercato e della Politica agricola comune”.




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