RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA ASSESSORE REGIONALE VINCENZO COTUGNO.
Leggo da alcuni giorni dichiarazioni allarmiste di diversi esponenti politici locali, tra gli altri il consigliere provinciale Carrino e l’esponente del PD di Isernia D’Achille, che paventano la chiusura del presidio turistico di Isernia, del Musec e di altre istituzioni provinciali (CERP, Osservatorio astronomico, Biblioteca). Si tratta di affermazioni che mi lasciano basito! In primis, trovo davvero singolare che un Consigliere provinciale, tra l’altro per anni Vice Presidente della Provincia di Isernia, accusi la Regione di voler smantellare presidi e istituzioni culturali della stessa Provincia!
Forse i Consiglieri Carrino e D’Achille non hanno ben chiaro il concetto di competenza amministrativa.
Io credo che si stia agitando una “tempesta in un bicchier d’acqua” e mi auguro che tanto “can can” non serva a mascherare, sotto quella che sembra una meritevole azione politica, uno squallido gioco di interessi funzionale alla tutela di qualche rendita di posizione.
Provo a ricostruire i fatti.
Con propria deliberazione n. 131/2017 la Giunta regionale (allora guidata da Paolo Frattura) approvò un protocollo di intesa con la Provincia di Isernia che prevedeva testualmente il “solo” distacco di due dipendenti regionali per dodici mesi presso la sede di Via Berta, al fine di aiutare la Provincia nella organizzazione dei vari presidi culturali a suo tempo dalla stessa istituiti.
Il protocollo è stato più volte rinnovato e finanziato dalla Regione Molise per gli anni 2018 e 2019 con € 165.000,00 (€ 100.000 nel 2018 e 65.000 nel 2019).
Nel frattempo, i funzionari regionali distaccati, hanno svolto egregiamente il loro compito avviando una serie di attività e di azioni confluite nel progetto “Viaggi nella cultura” finanziato dalla Regione Molise con ben 2 milioni di euro. Questo progetto costituisce il punto di approdo delle attività oggetto del famoso protocollo mediante una sinergia Provincia-Regione che assicurasse lo sviluppo e la promozione dei quattro presidi culturali isernini.
Il progetto prevede le seguenti azioni tutte debitamente finanziate:
MuseC – Museo dei Costumi del Molise – importo euro 406.564,00;
CERP – Centro Europeo di ricerche Preistoriche – importo euro 434.124,00;
Osservatorio Astronomico “Leopoldo del Re” – importo euro 240.304,00;
Formazione e Promozione dell’Offerta Turistica – importo euro 922.530,00
Va da sé che il progetto in questione – realizzato anche con il supporto dei dipendenti regionali distaccati a suo tempo presso la sede di Via Berta e benché finanziato con fondi regionali – doveva ( e deve ) essere gestito e coordinato dalla Provincia, sempre stando a quanto stabilito dal famoso protocollo del 2017.
Ora, posto che la Regione ha fatto interamente la sua parte, la questione è: perché tutta questa polemica e cercare di scaricare presunte responsabilità e colpe alla Regione?
Avendo adempiuto all’incarico loro assegnato, i funzionari regionali all’epoca distaccati sono tornati in Regione: ciò anche per necessità funzionali.
D’altronde il protocollo prevedeva un distacco temporaneo (dodici mesi), più volte prorogato. Si aggiunga che negli ultimi due anni la Regione ha erogato, a valere sulle quattro misure del progetto “Viaggi nella cultura”, somme pari al 10% del totale ovvero circa 200.000 euro (le uniche chieste dalla provincia!).
Credo che come ribadito dal presidente Toma nell’ultimo incontro con lo stesso presidente della Provincia, Alfredo Ricci, che si abbandonino le polemiche sterili e dannose e nella massima collaborazione istituzionale si lavori uniti al rilancio e potenziamento dell’offerta turistica della provincia Pentra. In questa ottica, al Presidente della Provincia, ho chiesto di poter ospitare a Via Berta una sede distaccata dell’Assessorato al Turismo regionale.