MIRANDA. Non si รจ fatta attendere la risposta dellโAsd Miranda Fc, dopo il caos scaturito dallo scherzo social su un calciatore positivo finito anche sulla stampa.
Con una nota ufficiale, la societร sportiva dilettantistica ha inteso โinnanzitutto chiedere scusa a tutte le vittime, a tutti i malati e a tutti gli operatori sanitari che in questi giorni stanno lottando al fine di arginare una pandemia di dimensioni mondiali. Alle volte ci si dimentica della gravitร della situazione e si utilizzano termini impropri anche per descrivere una bella vittoriaโ. Ma comunque, precisano dalla societร , il Miranda Fc non ha mancato, nel pieno del lockdown, di attivarsi in prima linea con iniziative sociali come la consegna di campane e uova di Pasqua ai bambini delle scuole dellโinfanzia, della primaria e della sezione primavera del Paese. O, ancora, la disponibilitร data alla comunitร mirandese da parte dei ragazzi della squadra in favore delle persone impossibilitate a fare spesa perchรฉ sole, anziane o allettate, a dimostrazione di una sensibilitร verso il problema che non puรฒ essere cancellata da uno scherzo mal riuscito e che sicuramente era meglio non fare. Ma che non deve spostare lโattenzione dal tema piรน importante: la salute dei tesserati in tempo di pandemia.
ร infatti sullโeclatante decisione di ritirare la squadra maschile dal campionato di Prima categoria di calcio a 11 e la femminile da quello di calcio a 5 di serie C - data lโevidente impossibilitร di garantire la sicurezza ai propri tesserati sulla scorta del protocollo federale anti Covid-19 - che il Miranda tiene ancor piรน a precisare una serie di aspetti di cui nessuno sembra volersi fare carico.
โIn merito al ritiro dal campionato di Prima categoria molisana โ scrivono dallโAsd Miranda Fc - sottolineiamo quelle che sono le gravi lacune di un protocollo che non esula dal contagio atleti e addetti ai lavori. Negli ultimi giorni giร sono venute fuori tutte le falle di un protocollo attuato per i giocatori professionisti, figuriamoci come l'adattamento di norme semplificate possa aiutare lo sport dilettantistico. Come pensare di convincere atleti non professionisti e non pagati a non andare, ad esempio, a lavorare in fabbrica a stretto contatto con persone di altre regioni? Gli atleti dilettanti non svolgono la professione per lucro, ma per piacere.
Qualora a quel piacere si sostituisce la paura di potersi ammalare, di poter portare la malattia a casa, di poter infettare un comune o un ambiente di lavoro, con quale serenitร la domenica ci si puรฒ ritrovare in 22 su un campo da calcio? La nostra decisione รจ nata da profonde riflessioni maturate appunto analizzando le conseguenze sanitarie, economiche, sociali e soprattutto etiche del giocare a calcio in queste condizioni. Qualsiasi medico puรฒ dire che questo protocollo non serve neanche a mediare la situazione, ma rischia di aggravare i dati giร allarmanti degli ultimi giorni. Un esempio: per un caso di positivitร l'intera squadra del Celano calcio รจ stata messa in isolamento, parliamo di giocatori di Promozione, di ragazzi che il giorno frequentano familiari, amici scuola e lavoro. La nostra domanda รจ pacifica e rivolta a tutte le societร : continuare e pensare che non ci sia pericolo, quando tutti quanti noi sappiamo che il pericolo esiste ed รจ costante, oppure fermarsi e tutelare tutto ciรฒ che ci รจ piรน caro?โ.
Domanda che metterร in imbarazzo piรน di qualcuno, nellโambiente sportivo, nel quale sulla questione si รจ finito per spostare il tiro decisamente piรน sullโautogoal dello scherzo social che non sul vero problema: giocare o meno, in mancanza di condizioni di sicurezza realmente tali?
LโAsd Miranda ha posto un tema sul quale, al di lร della demagogia, nessuno ancora ha fatto passi concreti per evitare che si mettano a rischio i tesserati delle varie societร di categorie dilettantistiche.