Territorio

“Non è tempo libero - riconoscimento, risorse, spazi” il mondo della cultura si mobilita anche a Isernia

Pubblicato: 17-12-2020 - 350
“Non è tempo libero - riconoscimento, risorse, spazi” il mondo della cultura si mobilita anche a Isernia Territorio

“Non è tempo libero - riconoscimento, risorse, spazi” il mondo della cultura si mobilita anche a Isernia

Pubblicato: 17-12-2020 - 350


Mercoledì 16 dicembre il mondo della cultura, dei musei, delle biblioteche, dei circoli, degli archivi, non ci sta ad essere dipinto come superfluo e sacrificabile, non ci sta ad essere il primo a chiudere e l'ultimo a riaprire, senza alcuna pianificazione. I lavoratori e le lavoratrici del settore culturale, ma anche attivisti dei circoli, dello sport di base e tante e tanti cittadini stanchi del trattamento che il governo sta riservando a questi spazi essenziali per la vita delle comunità e del Paese, hanno manifestato in 12 piazze d’Italia. Dalle Gallerie degli Uffizi alla Biblioteca Italiana di Archeologia e Storia dell'Arte, dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli alle Gallerie dell'Accademia di Venezia, con nastro biancorosso e cartelli sono stati scanditi slogan della protesta: “Non è tempo libero - riconoscimento, risorse, spazi”, sono state lette testimonianze e dati sulle difficili condizioni dei lavoratori del settore.

Anche a Isernia dinanzi la Fontana Fraterna - simbolo culturale della città - le lavoratrici e i rappresentanti di alcune associazioni culturali che operano anche sul territorio hanno partecipato alla giornata di attivazione nazionale e chiesto alle istituzioni interventi urgenti e immediati.

“I piccoli centri culturali della nostra città e della nostra regione - molti dei quali rischiano di chiudere definitivamente - sono vitali ed essenziali per il tessuto sociale: biblioteche e sale lettura, musei e circoli, così come i centri sportivi sono spazi indispensabili di crescita e formazione senza i quali la società soffoca" spiega Daniela Pietrangelo attivista e referente regionale di Mi Riconosci? Sono un professionista dei beni culturali "Non chiediamo di riaprire i luoghi della cultura indiscriminatamente, ma vogliamo pianificazione e ascolto da parte del Governo e dei Ministeri, dopo mesi e mesi in cui si naviga nel buio.” Andrea Zullo presidente dell’associazione culturale Isernia Archeologia chiarisce: “la cultura così come il turismo non possono essere considerati semplici comparti dell'economia, ma al contrario devono essere posti al centro della programmazione della gestione dei territori e oggetto di politiche trasversali.  Se non attiviamo una strategia alta e forte che punti al lungo periodo in un'ottica di sviluppo del Paese, difficilmente risaliremo la china. Bisogna aprire in tutta sicurezza con protocolli chiari.”

I promotori a livello nazionale hanno ribadito uniti dalle varie piazze del Paese che il percorso è appena iniziato e per troppi mesi hanno sperato che chi ci governa riuscisse a comprendere la gravità della situazione, è tempo ora di rivendicare dignità per il settore culturale perché Non è tempo libero.

Tutte le attività si sono svolte seguendo le norme previste sul contingentamento e il distanziamento.





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