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Termoli: un defibrillatore per Sae 112, i Portavoce M5S: “Un Dono di cuore per l’intera città”.

Pubblicato: 24-12-2020 - 425
Termoli: un defibrillatore per Sae 112, i Portavoce M5S: “Un Dono di cuore per l’intera città”. Sociale

Termoli: un defibrillatore per Sae 112, i Portavoce M5S: “Un Dono di cuore per l’intera città”.

Pubblicato: 24-12-2020 - 425


RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA MOVIMENTO 5 STELLE MOLISE

Tra i principi fondanti del MoVimento 5 Stelle c’è quello della ‘restituzione’. Nel senso di restituire alla collettività ciò che, per troppo tempo, la vecchia politica ha voluto tenere per sé, con emolumenti decisamente più corposi rispetto al reddito medio dei cittadini. Con la parte di stipendio alla quale ogni portavoce M5S rinuncia, cerchiamo sempre di soddisfare le esigenze che emergono dal continuo confronto con la società civile.

Esigenze che nascono da vere e proprie carenze nei settori nevralgici, come quello sanitario. Non è un caso, infatti, che molto spesso le nostre ‘restituzioni’ vengano destinate a migliorare i servizi sanitari. Ricordiamo tutti l’ambulanza neonatale STEN donata nel 2018 all’Asrem dai portavoce regionali del MoVimento. Quest’anno anche i consiglieri comunali di Termoli hanno voluto dare un segnale di vicinanza al territorio, fortemente provato dall’emergenza Covid. Daniela Decaro, Nicolino Di Michele, Antonio Bovio e Ippazio Stamerra si sono uniti ai portavoce termolesi in Consiglio regionale, Valerio Fontana e Patrizia Manzo, in un sentito dono di Natale alla propria città. I volontari del Sae 112 ci avevano segnalato la necessità di dotarsi di un defibrillatore, quale presidio medico fondamentale nel far fronte alle emergenze. Gli attivisti, i portavoce e l’intera comunità M5S termolese hanno così deciso di esaudire questa richiesta. Ma la scelta è venuta a valle di un’altra considerazione: quest’estate abbiamo più volte acceso i fari sulle enormi difficoltà vissute dalla rete dell’emergenza in basso Molise.

La pandemia ha acuito il disagio di operatori sanitari e volontari, privando la costa dei mezzi di soccorso, spesso impegnati nel trasporto di pazienti positivi al Covid-19 presso l’ospedale di Campobasso. Era perciò doveroso fare qualcosa per dotare la città di un’arma in più per fronteggiare le situazioni d’emergenza. Il nostro è solo un piccolo gesto, ma vuole essere d’esempio per chiunque abbia la possibilità di donare qualcosa al prossimo, fosse anche solo il proprio tempo.

Il 2020 ci ha dimostrato la fragilità della nostra esistenza e l’importanza delle reti sociali nel combattere un nemico comune, invisibile ma crudele. Noi tutti dovremmo prenderci un minuto per riflettere sul nostro contributo per il bene comune. Solo così, questo Natale atipico può assumere un valore più profondo del solito.





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