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Campobasso: Il Blocco Studentesco espone striscioni contro la crisi della scuola ed invita alla protesta ‘in presenza’

Pubblicato: 23-01-2021 - 398
Campobasso: Il Blocco Studentesco espone striscioni contro la crisi della scuola ed invita alla protesta ‘in presenza’ Sociale

Campobasso: Il Blocco Studentesco espone striscioni contro la crisi della scuola ed invita alla protesta ‘in presenza’

Pubblicato: 23-01-2021 - 398


“Non aderiamo a scioperi online, propria voce contro la crisi dell’istruzione va fatta sentire a scuola”

Campobasso, 23 gennaio – Si è svolta questa mattina la protesta del Blocco Studentesco presso l’I.I.S. Pertini. Militanti della formazione studentesca hanno esposto uno striscione, ed invitato gli studenti ad esprimere il proprio dissenso in classe. "Alcuni studenti - afferma il Blocco Studentesco Campobasso in una nota – hanno scelto di protestare rispetto ai problemi della scuola e della ripresa delle lezioni in presenza restando a casa e seguendo le lezioni a distanza. Ebbene noi abbiamo un'altra idea di scuola e un'altra idea di protesta”

"La scuola soffre di problemi endemici che sono solo stati aggravati dalla pandemia in corso - continua la nota - carenze strutturali, servizi che mancano o che sono inefficienti, come il trasporto pubblico, in merito al quale ci siamo espressi più volte, e ora le problematiche della didattica a distanza. La scuola deve tornare ad essere anche aggregazione sociale e comunitaria, non una ‘istituzione virtuale’ cui si può accedere senza nemmeno uscire dal letto. Occorre quindi tornare a seguire le lezioni in presenza, dopo aver passato troppo tempo condannati ad una inattività che danneggia corpo e spirito”.

“La protesta si fa in presenza, a scuola.

È facile lamentarsi dal divano, limitandosi a puntare il dito. Noi abbiamo quindi scelto di entrare a scuola per portare dai banchi di scuola il cambiamento, quello vero e fatto col coraggio e le idee che si trasformano in azioni concrete, a fronte del totale fallimento della gestione scolastica di questo governo, tra assurde misure di sicurezza, obblighi, imposizioni, banchi a rotelle costosissimi quanto inutili e trasporti pubblici da terzo mondo. Lanciamo quindi un appello a tutti gli studenti: entrate a scuola e fate sentire la vostra voce!"





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