RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA ANTONIO MARTONE – FIALC CISAL MOLISE
La Storia dello Stabilimento Unilever di Pozzilli è giunta all'epilogo. O forse...Non Ancora!
La Pandemia ha modificato i tempi, la Politica è stata in Balìa degli eventi e i Lavoratori sono stati lasciati da soli.
Pur apprezzando l’intervento del Consigliere Regionale Vittorio Nola, non possiamo non evidenziare la fallimentare gestione della vicenda Unilever Pozzilli da parte della Politica Regionale!
Resta abissale la distanza tra le tardive esternazioni politiche e la realtà dei fatti: nessuno ha mosso un dito per tutelare i lavoratori del nostro territorio. Nessuno ha di fatto contrastato la deplorevole “exit strategy” della Unilever che in 15 mesi ha portato a termine indisturbata il progetto iniziale da noi scoperto già a novembre 2019: chiusura del sito di Pozzilli mascherata da una presunta (e ancora ad oggi non confermata) vendita/conversione, con conseguente saldo negativo dei posti di lavoro diretti e dell’indotto.
Pozzilli “piange” per la imminente chiusura mentre i volumi, cresciuti notevolmente grazie alla Pandemia, sorridono a Casale, Nyirbator e ai terzisti. Tutto questo sotto gli occhi di una politica locale inspiegabilmente distratta.
Più di un anno fa, in risposta al nostro “j’accuse” Unilever rispondeva: “Non ci sarà nessuna Delocalizzazione”. Ricordate?
E il Presidente della Regione Molise, Toma, annunciava in diretta televisiva: "Siamo Stati tranquillizzati dai vertici Unilever che non ci sarà nessun problema per Pozzilli". Altri dicevano a mezzo stampa: "Le Multinazionali possono fare ciò che vogliono".
Noi non vogliamo dimenticare e nell’attualità del problema, sempre e comunque dalla parte dei Lavoratori, diamo loro supporto, cercando di esorcizzare il rischio di un triste epilogo, con l’azienda incurante dell’impatto sulla emotività e sulla sensibilità delle PERSONE coinvolte in questa vicenda.
La Unilever si sta assumendo una responsabilità enorme nel dire alla RSU (incontro del 9 febbraio) che non c’è un piano sui volumi da luglio in poi. In coscienza deve chiedersi come una notizia del genere può impattare sui singoli lavoratori. Quali reazioni, quali pensieri, quale emotività può generare l’incertezza nella quale vengono lasciati questi lavoratori, queste famiglie che hanno progettato la loro vita sulle certezze fino allo scorso anno garantite dalla storia di una fabbrica solida e competitiva... anche grazie a loro!
Questa è una condizione umiliante e pericolosa che i Lavoratori di Pozzilli non meritano.
E il paradosso è che a fronte di questi fatti, invece di raccontare la verità ai lavoratori, l’azienda si ostina a tacciare la Cisal come la unica forza sindacale che fa ostruzionismo. Ostruzionismo a cosa? Qual è il progetto di Unilever? Noi Vorremmo solo che si dicesse finalmente la verità su cosa succederà da luglio (da qui a tre mesi!!!), dando finalmente risposta alle domande che i lavoratori di Pozzilli si pongono da mesi e che l’azienda ha rimandato più volte, finanche davanti al Mise.
La nostra verità è che in questi ultimi 15 mesi avremmo potuto salvare lo stabilimento di Pozzilli e il suo indotto se avessimo agito tutti insieme – lavoratori, sindacato e politica locale – contro questa assurda strategia di fuga della azienda.
Chiudere Pozzilli, una fabbrica che ha macinato record su record, che ha da sempre i costi più bassi e la produttività più alta del network per mandare i volumi a Casale che, viceversa, ha sempre arrancato sulla produttività, sulla efficienza, sui costi, è un errore. Ma la modalità con la quale si sta attuando questo disegno, non dando visibilità del piano di dismissione che evidentemente si attuerà da luglio in poi, rappresenta una violazione dei diritti e della dignità dei lavoratori.
Abbiamo sempre detto: vogliamo verità! Vogliamo rispetto! Per Lavoratori! Per il Territorio!
Parliamo di Lavoratori che in questo anno, nonostante le insistenti voci (poi certezze) della dipartita Unilever, hanno dimostrato un incredibile senso di attaccamento alla loro fabbrica, anche quando vedevano lo stabilimento spegnersi giorno per giorno anche con le pareti che venivano abbattute. Loro non meritano venditori di fumo.
Ed in linea con questo nostro sentimento chiederemo un incontro all’azienda presso l’Associazione degli Industriali Molise per fare chiarezza sul futuro dei lavoratori e per evitare che si continui a confondere i lavoratori attraverso sistematici - quanto puntuali - annunci di possibili e imminenti cessioni (a chi??? per fare cosa???) che non avvengono mai e che, invece, appaiono notizie che, in maniera spudorata, vengono “usate” per fare proseliti. E pensare che siamo nel 2021!!
Ci piacerebbe avere finalmente le istituzioni locali al nostro fianco. E ci riserviamo di mobilitare i lavoratori tutti, pur di avere finalmente chiarezza sul futuro di Pozzilli.