Gentilissimi, sono qui a presentarVi il volume ‘Diario di una Pandemia – I minori al tempo del Covid’, progetto che ho ideato e realizzato nei mesi del lockdown del 2020.
Da oltre un anno, ormai, ci siamo trovati a dover fronteggiare un’emergenza sanitaria che nessuno avrebbe mai immaginato di dover vivere e affrontare.
Il Covid-19 ha fatto irruzione nelle vite di tutti, sconvolgendone gli equilibri e portando con sé una scia di incertezza e sofferenza.
Come da più parti sottolineato, questa situazione è stata vissuta in maniera particolarmente difficile da bambini e ragazzi, che hanno perso i momenti di relazione e i punti di riferimento necessari per il corretto svolgimento di un’importante fase evolutiva.
Ancor di più ne hanno risentito quei minori che partivano da una condizione di vulnerabilità amplificata, come i bambini e i ragazzi che per varie vicissitudini sono ospiti delle strutture d’accoglienza regionali e sono lontani dalle proprie famiglie d’origine e dai propri affetti.
Proprio nella consapevolezza di questa condizione, in accordo con le finalità peculiari del mio ruolo istituzionale, come Garante regionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza ho voluto coinvolgere i minori che vivono nelle case famiglia in un progetto che li rendesse protagonisti in un momento così difficile.
È nato così il libro ‘Diario di una Pandemia – I minori al tempo del Covid’, che raccoglie pensieri e stati d’animo dei piccoli ospiti delle strutture d’accoglienza molisane sotto forma di diari e disegni. Il volume riporta anche i questionari somministrati ai responsabili delle strutture e agli educatori ed operatori che vi operano, fornendo quindi un quadro generale del sistema dell’accoglienza minori in Molise.
Ma oltre a ciò, il presente volume è stato pensato per essere anche una testimonianza storica di un periodo senza precedenti nell’epoca contemporanea. Esso vuole rappresentare un’istantanea senza filtri del momento in cui è stato realizzato, un racconto in presa diretta dei giorni del Coronavirus.
L’obiettivo è quello di restituire a chi legge oggi e a chi leggerà domani la possibilità di calarsi, senza mediazioni, nella realtà dell’anno della pandemia. Facendolo, peraltro, attraverso la voce dei minori che, per loro natura, sono portato a raccontare il mondo proprio nella maniera in cui lo percepiscono.
La speranza, infine, è che questo lavoro possa rivelarsi utile per comprendere in maniera più l’impatto reale che l’emergenza sanitaria ha avuto sulla società.