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I.Ca.Re – Progetto di rete sui generis tra Casa Circondariale di Larino, Istituto Tecnico Agrario “San Pardo”, Carabinieri del Raggruppamento Biodiversità di Isernia.

Pubblicato: 24-06-2021 - 407
I.Ca.Re – Progetto di rete sui generis tra Casa Circondariale di Larino, Istituto Tecnico Agrario “San Pardo”, Carabinieri del Raggruppamento Biodiversità di Isernia. Ambiente

I.Ca.Re – Progetto di rete sui generis tra Casa Circondariale di Larino, Istituto Tecnico Agrario “San Pardo”, Carabinieri del Raggruppamento Biodiversità di Isernia.

Pubblicato: 24-06-2021 - 407


Un anno scolastico difficile quello che si è concluso in questi giorni presso la sezione carceraria dell’Istituto Agrario di Larino a causa delle restrizioni anti-COVID 19. Ma in luoghi come quelli dei regimi di restrizione, la scuola ha il ruolo di fornire supporti alla resilienza per poter spaziare oltre un muro di cemento.

In quest’ottica, i docenti dell’ Istituto Agrario di Larino - sezione carceraria- in collaborazione con il Direttore Rosa La Ginestra e il Responsabile delle attività educative, Brigida Finelli- hanno dato il via ad un interessante progetto di rete con i Carabinieri del Raggruppamento Biodiversità del distretto di Isernia e il Giardino della Flora Appenninica di Capracotta – con la Dott.ssa Carmen GIANCOLA.

Le classi delle sezioni carcerarie dell’Istituto Agrario hanno aderito al progetto dei Carabinieri Forestali “CONOSCI GLI ALIENI” avente a tema lo studio e il riconoscimento di specie non originarie dei nostri territori ma che ivi hanno trovato condizioni ideali di massima espansione.

Una collaborazione, la prima in Italia di questo tipo, quella tra Carabinieri Forestali e Sezione scolastica Carceraria che ha portato, da un lato, ad una maggiore consapevolezza degli studenti nella scelta delle specie vegetali da piantumare, dall’altro ad un simpatico processo di proficua collaborazione tra mondi- quello dei detenuti e quello dei Militari dell’Arma- che non è ordinaria nell’immaginario collettivo.

La capacità di mettersi in gioco degli studenti in regime di restrizione ha incontrato – attraverso la scuola- la massima apertura alla collaborazione da parte dei Carabinieri del Raggruppamento Biodiversità di Isernia al comando del Colonnello Padovano. Dopo un primo momento di ilare scetticismo da parte degli studenti, è emersa la voglia di provarci nonostante tutto. Il pregiudizio però è stato ampiamente superato attraverso “il fare” che a poco a poco è divenuto “fare squadra”.

Il progetto “Conosci gli Alieni”, rientra in un più ampio percorso intrapreso dall’Istituto Agrario in collaborazione con la Direzione Carceraria, denominato “I.   Ca. Re.” – acronimo di Istituto Casa di Reclusione- scelto dagli studenti per il suo significato più profondo, ovvero: “avere a cuore, io me occupo” tanto caro ad un outsider quale Don Milani, prete di Barbiana.

Il progetto I.  Ca.Re. è un incubatore di attività che hanno come comune denominatore la sostenibilità dei processi agro-alimentari a marchio AGROTOP - logo delle produzioni della Casa Circondariale realizzate nell’ambito delle attività didattiche dell’Istituto Agrario.

“Conosci gli alieni” è iniziato già nell’anno scolastico 2019/2020, ma a causa delle note restrizioni sanitarie, si è concluso solo in questi giorni. Con una cerimonia tenutasi presso la Casa Circondariale di Larino, gli studenti hanno donato al Comando Forestale, quale testimonianza del riconoscimento della proficua collaborazione e disponibilità da parte dei militari dell’Arma, un modello artigianale rappresentativo di uno degli spazi verdi riqualificati nell’ambito delle esercitazioni di Laboratorio di Scienze e Tecnologie Agrarie.

Per la realizzazione del modello sono stati utilizzati solo materiali naturali completamente biodegradabili: canna comune (Harundo Donax), spago di canapa; farina e acqua come materiale collante.

Nell’ambito del “lifelong learning”, il progetto di rete esperito rappresenta un fiore all’occhiello riuscendo a coniugare formazione e inclusione sociale attraverso il tema delle risorse ambientali.

L’attività formativa degli adulti in regime di restrizione definisce l’esigenza di integrare il percorso culturale attraverso attività che diano spazio agli studenti di palesare anche le loro competenze già acquisite. E’ deputata, quindi, ad una integrazione di ruoli e obiettivi che tendano sì al raggiungimento delle competenze indicate nelle linee guida, ma che è trainata dal riconoscimento della dignità dei bisogni e delle esigenze degli studenti. G. V.





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