Una frase celebre di papa Giovanni Paolo II recitava: “Prendi in mano la tua vita e fanne un autentico capolavoro”.
Giacinto Mucciarone sa bene come si fa; i suoi cento anni, compiuti oggi 18 settembre, li ha vissuti intensamente, affrontando ogni giorno con la passione e l’entusiasmo di sempre. Gioie e dolori condivisi insieme a Rosa Marano, sua moglie dal 1948 e con una famiglia numerosa: figli, nipoti e pronipoti che anche in questo giorno speciale non gli hanno fatto mancare affetto e gratitudine.
Memoria storica della comunità di Sant’Angelo in Grotte a cui è sempre stato legato, nato nel 1921, Giacinto in giovane età è stato inviato sul fronte russo; tornato in patria dopo un rocambolesco viaggio di ritorno durato diversi mesi si è dedicato interamente al lavoro ma coltivando, contemporaneamente, anche diverse passioni, tra cui quella per l’Inter, la sua amata squadra del cuore di cui ancora oggi non perde nemmeno un gol.
La sua curiosità, inoltre, lo spinge ancora oggi ad essere sempre informato sui fatti di cronaca e sulle vicende politiche, dimostrando di essere un attento osservatore di una società che in questi cento anni ha subito numerosi cambiamenti di cui lo stesso Giacinto è stato testimone.
Chi lo conosce bene non ha dubbi: il segreto della sua longevità è da ricercare in questa sua voglia di rimanere sempre al passo coi tempi che, unita a una sana alimentazione e all’affetto dei suoi cari, fanno di Giacinto un uomo di straordinaria tempra e dal carattere eccezionale.