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Primo Maggio senza l'Unilever per la prima volta. La nota di Antonio Martone

Pubblicato: 01-05-2022 - 670
Primo Maggio senza l'Unilever per la prima volta. La nota di Antonio Martone Politica

Primo Maggio senza l'Unilever per la prima volta. La nota di Antonio Martone

Pubblicato: 01-05-2022 - 670


PRIMO MAGGIO FESTA DEI LAVORATORI
DALLA “RETORICA IDEOLOGICA” ALL’ “ARTE DELLA RETORICA”

Una volta la festa dei lavoratori era un palcoscenico nazionale per concerto, comizi dei sindacati e dei partiti dei Lavoratori.

Il Primo di maggio si parlava, del lavoro, dei lavoratori, dei datori di lavoro, degli stipendi, della sicurezza e del governo che doveva prendere spunto dalle piattaforme che i rappresentanti dei Lavoratori preparavano per far ben capire le esigenze del mondo del lavoro.
Tutto ciò in un contesto dove l’ideologia condizionava i ragionamenti, il pensiero ed anche la visione del capitalismo. Tutto ciò con la partecipazione entusiasta dei lavoratori.
Era tutto più naturale. Era spontaneo il ragionamento dei sindacati che mirava alla tutela, alla sicurezza sul lavoro, alla tranquillità economica ed alla riduzione della disoccupazione attraverso la spinta verso la creazione dei posti di lavoro.
La retorica era spontanea, naturale perché l’ideologia creava da sé i confini dei ruoli e delle azioni senza mai sconfinare in consociativismi dannosi per i lavoratori.

Questa era la festa del primo di maggio! Questa era la festa dei Lavoratori!

Oggi la festa del prima maggio ha un tenore diverso ed è partecipata da tutti i “professionisti della retorica” che non danno più possibilità di distinguo tra sindacati, politici, datori di lavoro.
Oggi si arriva alla festa del primo maggio con proclami trionfalistici dei sindacati accompagnati dai toni trionfalistici dei Ministri e dei politici che con arte creano ragionamenti retorici mirati alla cattura dell’interesse dei pochi lavoratori, ma dei tanti precari e disoccupati, parlando di lavoro.
Parlando nei fatti del lavoro che non c’è!!
Per il Molise è la prima festa dei lavoratori senza Unilever.

Sarà il solito rito dei protagonisti che senza ideologia si diletteranno in giudizi sul lavoro e sui lavoratori con l’arte della retorica. Trascurando o ignorando che a Pozzilli si è consumato il “delitto perfetto” del capitalismo che ha portato alla chiusura dello stabilimento più efficiente dotato dei lavoratori migliori

Antonio Martone




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