S.O.S. Rondini, il 4 giugno l’evento dove si parlerà del declino di questa specie animale e delle soluzioni per farle sopravvivere. Appuntamento all’Arboreto “Giancarlo Cipressi”.
S.O.S. Rondini, il 4 giugno l’evento dove si parlerà del declino di questa specie animale e delle soluzioni per farle sopravvivere. Appuntamento all’Arboreto “Giancarlo Cipressi”.
Sabato 4 giugno alle 18 l'arboreto “Giancarlo Cipressi” di Santa Maria Arabona (Manoppello, Pe) propone un incontro aperto a tutti dal titolo “S.O.S. RONDINI: perché ne vediamo sempre meno e cosa possiamo fare per contrastarne il declino”. Coda lunga e biforcuta, piumaggio nero-bluastro lucente, addome bianco, le rondini sono tra gli uccelli più amati, facili da riconoscere e citati in poesie, fiabe, leggende, canzoni. Abilissime volatrici, sono diffuse in tutta Europa, in Asia, nord Africa e nord America. Migrano nei paesi caldi d'inverno e a primavera tornano a farsi vedere nei nostri cieli.
Negli ultimi dieci anni, però, la loro popolazione in Europa è diminuita del 40 per cento rispetto al passato e dal 1970 ad oggi oltre sei milioni di coppie sono scomparse. Sono dati forniti da una ricerca di Birdlife International, la più autorevole organizzazione internazionale che si occupa di protezione degli uccelli. Le cause del loro declino sono varie. La prima è il massiccio uso di pesticidi in agricoltura, che ha privato questa specie degli insetti alla base della sua dieta.
Anche i cambiamenti climatici minacciano le rondini, come pure la diffusa abitudine, da parte degli uomini, di distruggere i loro nidi di fango, che costruiscono soprattutto nei porticati delle case di campagna o delle stalle. Relatori dell'incontro saranno il professor Franco Tassi, esperto di fauna selvatica, responsabile del Comitato Parchi nazionali e Riserve analoghe, per oltre trent'anni direttore del parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise; la veterinaria Francesca Di Bartolomeo, delegata Lipu (Lega Italiana Protezione Uccelli) di Chieti e Pescara; Sante Cericola, responsabile dell'associazione Aiutiamo la Natura Secondo Natura, Maria Stella Rossi, giornalista e promotrice della campagna “Salviamo le rondini dal declino”.
L'incontro si svolge nell'ambito di “Appuntamento in giardino”, grande festa dei giardini italiani promossa da Apgi (Associazione Parchi e Giardini d'Italia) con il patrocinio del Ministero della Cultura.
La manifestazione, nata in accordo con l'iniziativa Rendez[1]vous aux jardins, si svolgerà in contemporanea in oltre 20 paesi europei e ha lo scopo di invitare il grande pubblico a scoprire la sorprendente ricchezza storica, artistica, botanica e paesaggistica dei giardini italiani. Sarà l'occasione per far conoscere al pubblico giardini normalmente chiusi e per arricchire le possibilità di fruizione di quelli regolarmente visitabili. L'incontro è aperto a tutti e gode del patrocinio dalla LIPU e dall'associazione Aiutiamo la Natura secondo Natura.
Per informazioni: cell. 340 8070450, arboretocipressi@gmail.com Che cos'è l'Arboreto “Giancarlo Cipressi” L'arboreto “Giancarlo Cipressi” si trova a Santa Maria Arabona, frazione del comune di Manoppello (Pescara). Nato in una ex cava di breccia, grande un ettaro, è una collezione di una novantina di alberi e arbusti di specie tutte diverse, ciascuna contrassegnata da un cartellino con scritto il nome comune e scientifico: dal ginkgo biloba al tiglio, dal carpino alla quercia da sughero, dall'olivo al liquidambar...
C'è anche il caco di Nagasaki: simbolo di pace, è un giovane esemplare discendente da un albero di cachi sopravvissuto alla bomba atomica che distrusse la città giapponese di Nagasaki durante la seconda guerra mondiale. Realizzato a scopo didattico, per avvicinare soprattutto i bambini alla conoscenza degli alberi e alla loro importanza per la nostra vita, è un luogo che ospita scolaresche in gita didattica, spettacoli di teatro-natura e incontri sul tema del giardino, del paesaggio e della tutela della biodiversità. È' utilizzato anche come location di matrimoni all'aperto e feste di compleanno per bambini con la formula della caccia al tesoro botanica. Giancarlo Cipressi, a cui l'arboreto è dedicato, è stato un agronomo di Manoppello prematuramente scomparso, molto amante degli alberi. Fu lui a suggerire l'idea di creare questo luogo.