Macchiagodena: “Voci del Molise -Francesco Jovine e Lina Pietravalle”. Venerdì sera la presentazione del libro di Gioconda Marinelli e Maria Stella Rossi.
Macchiagodena: “Voci del Molise -Francesco Jovine e Lina Pietravalle”. Venerdì sera la presentazione del libro di Gioconda Marinelli e Maria Stella Rossi.
Macchiagodena, 17 agosto 2022 – Continua l’estate piena di Macchiagodena, ricca di libri, spettacolo e arte. Venerdì 19 agosto 2022, alle ore 19, un evento letterario e musicale con Gioconda Marinelli e Maria Stella Rossi, che portano a Macchiagodena il loro libro Voci dal Molise Francesco Jovine e Lina Pietravalle.
Ancora un particolare e interessante appuntamento rientrante nell’esclusivo progetto del Comune di Macchiagodena denominato “Genius Loci. Portami un libro e ti regalo l’anima”. Le scrittrici raccontano, nel paese della provincia di Isernia, in Piazza Ottavio de Salvio, pagine intrise di “attaccamento alla propria terra”. L’evento, con letture affidate a Zelinda Di Pardo, e interventi musicali di KaleiDis – Giulia Maselli ed Eugenio Auciello, che inizia con l’introduzione e i saluti del sindaco di Macchiagodena, Felice Ciccone, vede le protagoniste conversare con Francesca Carnevale (Archivista dell’Università degli Studi del Molise).
Voci dal Molise Francesco Jovine e Lina Pietravalle (Giovane Holden Edizioni).
Voci dal Molise nasce dall’esigenza, che era da tempo radicata negli interessi letterari/comunicativi delle autrici, in quella parte insondabile e concreta dove l’attenzione e l’attaccamento verso la propria terra d’origine riecheggiano in continuo. Il libro, edito dalla Giovane Holden Edizioni, intende rivolgere di nuovo attenzione e cura per due scrittori: Francesco Jovine (1902-1950) e Lina Pietravalle (1887-1956) che hanno saputo cogliere storia, pensiero e vicende regionali/universali di un popolo fiero, mai rassegnato e pronto al riscatto, ma “chiuso tra secolare miseria e fissità”, in un paese “scalzo e disadorno, immelanconito dalla solitudine e irretito dal disinganno” affaticato da un remoto abbandono, dall’ingiustizia e dalla marginalità del mondo contadino. Il saggio, che si potrebbe definire un dittico di sintonie, si compone di due parti: una dedicata a Francesco Jovine dal titolo Il pungente senso della vita e il dolente amore per il Molise (Gioconda Marinelli); l’altra rivolta a Lina Pietravalle intitolata Saggio sentimentale - Omaggio a Lina Pietravalle Maria Stella Rossi). L’intento di omaggiare i due scrittori di respiro nazionale è il filo rosso di questa pubblicazione che oltre alla ricerca storica contempla e sottolinea i temi e i mondi radicati nel profondo dei due autori che del Molise ne hanno carpito l’anima più recondita e autentica ispirati da una terra fatta di luoghi, eventi, tradizioni e umanità che arrivano sino alla parte più ancestrale e quasi mitologica. La natura con le sue magnifiche bellezze ma anche con la sua spietatezza è l’altro personaggio sempre presente e dominante le vicende stesse degli uomini, donne, spesso vittime di soprusi, contadini e pastori transumanti che non sapevano leggere ma conoscevano bene le stelle che guardavano nelle notti “ alla serena” cioè all’aperto. Il saggio sottende l’invito alla lettura/ rilettura delle loro opere, occasione per fare riscoprire letteratura, paesaggi evocativi, vicissitudini, sentimenti primitivi tra il magico e il dramma di un lembo di terra, il Molise, e riaffermare origini nelle quali è possibile ritrovare anche il senso di un’appartenenza personale e sociale.
I due scrittori, di cui va ricordata la collaborazione di alto timbro letterario con le riviste e con i giornali più importanti del tempo, hanno utilizzato anche la comunicazione a carattere divulgativo, per fare conoscere ciò che del Molise viveva dentro di loro e che con vivida e partecipata scrittura hanno saputo far conoscere a livello nazionale, ognuno con la propria forza narrativa dal timbro riconoscibile e singolare. Voci dal Molise ha voluto inoltre comporre un ulteriore omaggio al Molise con l’utilizzo per la copertina di un’opera di Marcello Scarano, il più apprezzato pittore molisano del Novecento, di particolare affinità con le atmosfere presenti nel volume, e con i disegni di Ettore Marinelli che colgono le espressività delle figure di Francesco Jovine e di Lina Pietravalle, con sullo sfondo i loro paesi di origine Guardialfiera e Salcito.
Gioconda Marinelli
Gioconda Marinelli, nata in Agnone nel Molise, vive e lavora a Napoli. Naturalista e biologa, scrittrice e giornalista, ha firmato monografie sull’arte antica delle campane, una tradizione millenaria che la sua famiglia di fonditori, continua a praticare con passione ad Agnone. Ha pubblicato libri di poesie tra cui Fusione di frammenti (Marotta, 1994) con la prefazione di Maria Luisa Spaziani e Canto a tre voci (Avagliano, 1999) con Maria Orsini Natale e A. Maria Liberatore, introdotto da Dacia Maraini (Premio Giuseppe Jovine 2000, Premio La Ginestra 2006). Con Homo Scrivens è uscita nel 2017 la silloge A dir la poesia. La video poesia Vittime annunciate ha vinto il primo premio internazionale “Giuseppe Di Lieto” a Maiori (luglio 2014). Sempre contro la violenza sulle donne, con Angela Matassa, ha scritto il testo teatrale Anime Nude, pubblicato nella raccolta “Teatro” da Homo Scrivens, messo in scena nei teatri italiani dalla Compagnia Le Nuvole Teatro e interpretato dall’attrice Barbara Amodio. E ancora a favore delle donne, ha scritto nel 2015 il romanzo Quale amore edito da Giovane Holden.
Ha dato alle stampe biografie di artisti tra cui quelle di Luisa Conte, Tina Pica, Katia Ricciarelli; Mirna Doris e Mario Lanza (con Pietro Gargano); Miranda Martino e Sandra Milo (con Angela Matassa); saggi su Michele Prisco, Sibilla Aleramo, Francesco Jovine, una lunga intervista a Maria Orsini Natale Il girasole della memoria, libri con Dacia Maraini intitolati: Dizionarietto quotidiano (Bompiani); Dentro le parole, Dacia Maraini in cucina e Alfabeto quotidiano (Marlin).Con l’editore Ianieri: Dacia Maraini in scena. Romanzi come L’ospite inatteso, Nel nome del vino con Antonio Valerio (Homo scrivens), premio Megaris 2018, L’uomo che fondeva le campane (Pironti), Un uomo dabbene (Marlin 2021). Tra gli altri riconoscimenti ricevuti: “Premio donna dell’anno”, sezione cultura, Isernia 2016 e Donne al Timone-eccellenze al femminile-Europe Direct Molise-2021.
Maria Stella Rossi
Maria Stella Rossi, scrittrice, giornalista culturale e ambientale, è autrice di volumi dal carattere storico-artistico quali Il Tombolo nel cuore di Isernia, volume che traccia la storia di un’arte manuale arrivata ad Isernia nel XV secolo; Le benedettine di San Vincenzo al Volturno; Fornelli tra storia e tradizione; Parole canzoni e preghiere con cd di canti e preghiere di fine Ottocento (Volturnia Edizioni) ; ha contribuito alla scrittura delle guide turistico-culturali: Scapoli e il Museo della zampogna; Agnone e l’Alto Molise e della Guida la Repubblica dedicata al Molise. Ha pubblicato Guasti, raccolta di racconti; il volume Alla corte di Valentino con Sebastiano Di Rienzo, De Luca Editori d’Arte ; il romanzo breve Respirare il silenzio (Giovane Holden Edizioni); la raccolta di racconti Il linguaggio perduto degli oggetti (Homo Scrivens) con il quale ha vinto il Premio Un sentiero di libri, Amalfi-Festa del libro in Mediterraneo; il volume Dall’Universitas Sutorum all’attuale Accademia nazionale dei Sartori (in collaborazione di S. Di Rienzo), De Luca Editori D’Arte; ha curato il volume Vincenzo Rossi nella critica, Edizione Il Ponte italo- americano, New York; ha realizzato il Progetto Alla Scoperta delle evidenze artistiche minori di Fornelli, Colli al Volturno e Scapoli; si interessa di ideazioni grafiche. Scrive per Il Quotidiano del Molise online; per D’Abruzzo rivista di Turismo Cultura Ambiente, Edizioni Menabò; per WordsNews.it; per AbruzzoeMoliseLive; per Aise Agenzia internazionale stampa esteri. Ha vinto il premio di Giornalismo culturale Città di Venafro, il Premio Itinerante Hombres- Sezione speciale Hombres e territorio e il Premio Donne al Timone per la cultura- Eccellenze al femminile Europe Direct Molise 2021. Si interessa di critica d’arte e di cura di cataloghi d’arte, è promotrice di convegni e di presentazioni; co-ideatrice del Premio nazionale L'Iguana dedicato ad Anna Maria Ortese. Ha realizzato video dal contenuto culturale/artistico; è componente di associazioni per la valorizzazione e la diffusione della cultura del territorio.