Domenica scorsa 20 novembre il Centro Culturale San Giuseppe Moscati di Forlì del Sannio si è recato al Gesù Nuovo per commemorare il Medico Santo Moscati, in occasione della festività in suo onore. Enorme l'entusiasmo e la gioia di tanti fedeli che, causa pandemia Covid, mancavano a tale appuntamento da oltre tre anni. In mattinata, i pellegrini hanno visitato una meraviglia della natura, di fama internazionale, che fa parte della cosiddetta "Napoli sotterranea": il Museo dell'acqua, situato nel sottosuolo della Basilica della Pietrasanta. A 35 metri di profondità, nel cuore del centro storico partenopeo, vive una vera e propria città nella città, simmetrica a quella sovrastante: un viaggio lungo oltre duemila anni. l millenari tunnel scavati dai greci vennero utilizzati dapprima quale acquedotto per portare l'acqua alla città di Napoli (allora Neapolis) e poi per sfuggire agli orrori della guerra, specialmente ai bombardamenti degli alleati della seconda guerra mondiale.
Dopo questo tuffo nella storia, senza pari, c'è stata la sosta/pranzo, a seguire la visita a San Gregorio Armeno, la patria del Presepe, laddove si dà libero sfogo alla propria giovinezza interiore, nel contemplare dal più piccolo presepe (di due-tre centimetri) al più grande, che misura diversi metri di lunghezza. Alle ore 17.00 si è celebrata la Santa Messa in occasione della festività dedicata a San Giuseppe Moscati, Medico e docente universitario, presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II, Facoltà di Medicina.
Tanta commozione sostare sulla sua tomba, rivivere i contesti della sua esistenza donata tutta agli altri, specialmente ai più piccoli e alla Fede, che per il Moscati era nettamente unita alla scienza, in simbiosi integrativa, empatica, comunicativa e costruttiva. Alle 19.30 si ripartiva per Isernia e comuni limitrofi, con la speranza di tornare a Napoli quanto prima, per costruire, nei cuori dei partecipanti, un incentivo alla solidarietà ed all'amore universale.
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