Riceviamo e pubblichiamo da Stefania Passarelli-sindaco di Pozzilli.
Ho ascoltato e letto in questi giorni solenni castronerie dette da sedicenti paladini e rappresentanti degli agricoltori della Piana di Venafro. Secondo costoro le ordinanze di sospensione dell’attività agricola, e di consumo dei relativi prodotti, da me adottate il 16 dicembre scorso ed aventi ad oggetto poco più di 10 ettari di terreno in Pozzilli, sarebbero:
a) “una foglia di fico” – e di grazia, cosa dovrei coprire?
b) “un telo nero su tutta la Piana” – oh perbacco, ci si è ristretta la Piana di Venafro: è diventata di soli 10 ettari!
Lasciamo agli altri le castronerie e passiamo ai fatti.
Il 6 dicembre scorso il Procuratore della Repubblica, dr. Fucci, ha trasmesso ai Sindaci di Sesto Campano, Venafro e Pozzilli la relazione sulle indagini svolte in merito ai fatti di inquinamento nella Piana; relazione redatta dal suo Sostituto Procuratore, dr.ssa Andricciola. Tanto ha trasmesso il dr. Fucci ai Sindaci “per quanto di loro competenza”.
E già questa locuzione - “per quanto di loro competenza”- dovrebbe far intendere ai più, l’ovvio: la Procura si attendeva l’adozione da parte dei Sindaci dei provvedimenti di loro competenza. Quali? I provvedimenti da adottare sulla base delle risultanze della relazione. Queste:
a) “sono state individuate zone della piana di Venafro caratterizzate da inquinamenti da metalli pericolosi per la salute pubblica; zone inquinate che vanno bonificate a tutela della salute pubblica”;
b) “le zone interessate dall’inquinamento da cadmio, e non solo, sono abitate e in parte destinate alla produzione del grano e delle olive” – il grassetto non è mio, lo ha usato la Procura;
c) la superficie totale potenzialmente contaminata da cadmio è di circa 50 ettari, solo 10 dei quali ricadenti nel Comune di Pozzilli. Soli 10 ettari che a giudizio dei periti della Procura sarebbero stati inquinati da “attività industriali pregresse” – attività svolte da due fabbriche chiuse ormai da anni.
Bene; appreso quanto sopra, non segnalatami dalla Procura alcuna attività industriale pericolosa per la salute da bloccare, ho fatto quanto segue.
a) Ho proposto a tutte le Autorità, a vario titolo competenti, la costituzione di un tavolo tecnico “per la condivisione delle più efficaci, ragionevoli, concretamente fattibili misure da adottare a tutela della salute e dell’ambiente”;
b) ho disposto la sospensione dell’attività di coltivazione sui 10 ettari di terreno contaminati da cadmio ed altri metalli pericolosi, come da studi dell’Istituto Superiore di Sanità;
c) sto studiando da giorni le azioni da porre in essere per attingere ai fondi necessari alla bonifica delle aree – in stretto, quotidiano contatto con gli agricoltori di Pozzilli.
A tanto aggiungo che quale Presidente del Consorzio Industriale ho verificato che l’ufficio tecnico abbia diffidato il concessionario dell’impianto di depurazione a risolvere immediatamente tutte le criticità che relativamente allo stesso ha evidenziato altro perito della Procura.
Quanto ho fatto è stato doveroso.
Doveroso sia da un punto di vista morale:devo proteggere la salute dei cittadini; sia da un punto di vista giuridico: la mia inerzia avrebbe concretato il reato di omissione di atti d’ufficio, punito dall’art. 328 del codice penale.
E non sono certamente così imbecille da credere che l’inquinamento della Piana di Venafro sia da addebitare ai nostri agricoltori! V’è già un dato che smonta questa idiozia: ampia parte dei 30 ettari di terreno potenzialmente inquinati a Sesto Campano, è costituita da bosco comunale. E vogliamo pensare che il Sindaco di Sesto faccia spargere fungicidi nel bosco?
Questa a mio giudizio è la cosa più intelligente da dire a tutela dei nostri agricoltori, questo è il mio modo di tutelarli.
Altri si limitano a fare chiacchiere inconcludenti, ad alludere a “foglie di fico”!
Per restare in tema, la mia impressione è che i sedicenti paladini e rappresentanti di cui sopra la “foglia di fico”, togliendola da lì dove dovrebbe essere J, se la siano messa sugli occhi e sul cervello; e a guardarli così, adamitici, tutto è ben visibile nella sua sostanziale dimensione J!
Il Sindaco
Stefania Passarelli