Con la morte del papa emerito Benedetto XVI si chiude una fase inedita e storica per la Chiesa. La notizia della sua scomparsa procura grande tristezza perché papa Joseph Ratzinger è stato un uomo di fede e di ragione, una guida e un inarrivabile pensatore contemporaneo. Di lui credo che ricorderemo le profonde meditazioni, riflesso di una straordinaria preparazione teologica e la delicatezza del magistero assunto, uno dei più difficili della storia: quello del dopo Giovanni Paolo II. Eredità pesante che Benedetto XVI ha accolto e portato avanti fino alla storica rinuncia avvenuta sotto il peso di un ministero che stava radicalmente cambiando nelle modalità del suo esercizio.
In otto anni papa Benedetto XVI ha posto con fermezza la Chiesa al servizio della missione ricevuta dal Signore, così come aveva annunciato nel primo giorno di pontificato. L’umanità intera perde oggi un papa tenacemente fedele all’insegnamento del Concilio Ecumenico Vaticano II, un riferimento solido e una fonte inesauribile di saggezza.
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