Ieri mattina presso il Liceo Artistico di Isernia si è tenuto un incontro con Matteo Fortini, ex studente del Manuppella, oggi stilista, che la prossima settimana volerà a Parigi per uno stage alla Balmain Paris.Matteo, visibilmente emozionato di stare dall’altra parte della cattedra, ha lanciato un messaggio importante agli studenti che stanno seguendo il suo stesso percorso di studi “Non è importante da dove vieni, ma dove vuoi arrivare, mettendo nel cammino tutto quello che hai dentro”.
All’incontro, organizzato dalla dirigente, Maria Teresa Vitale, e dalle insegnanti di Progettazione Moda, Gina Fortini, e di Laboratorio, Ines Parisi e Luigia Missori, ha partecipato anche il presidente della Provincia di Isernia, Alfredo Ricci.
“Ci tenevo ad essere presente e a conoscerti – ha detto il Presidente Ricci - non solo per farti i complimenti per questo prestigioso traguardo, ma anche per ricordarti di non dimenticare mai le tue origini e le tue radici; origini e radici che sono sempre un bagaglio importante per ognuno di noi”. “Iniziative come queste, ma soprattutto risultati come questo – ha aggiunto Ricci, rivolgendosi all’intera platea di studenti – sono fondamentali e costituiscono lo stimolo per voi che frequentate questo istituto storico della città: si tratta, infatti, di un percorso di studi non banale”.Rivolgendosi alla dirigente Vitale, il Presidente ha annunciato che proprio in questi giorni il Ministero dell’Istruzione ha individuato il tecnico progettista dell’intervento di demolizione e ricostruzione dell’edificio scolastico Manuppella, nell’ambito del finanziamento ottenuto dall’attuale Amministrazione Provinciale a valere sui fondi PNNR (unico intervento finanziato per le Province in Molise), per rendere l’Istituto sicuro e moderno. “Quanto prima incontreremo il professionista e all’incontro parteciperà anche la scuola; chiederò che nella progettazione si preveda di salvaguardare la conservazione delle opere realizzate nel tempo dagli studenti, che fanno parte di questo edificio costituendone l’anima, nella logica del Manuppella come scrigno di opere d’arte e fiore all’occhiello dell’intera provincia”.