Oggi, nella seduta plenaria di #Strasburgo, il Parlamento europeo ha espresso il suo voto sulla direttiva che riguarda l’efficientamento energetico edilizio, ovvero la ristrutturazione degli edifici per ridurre il consumo energetico.
Un voto in cui a prevalere è stato il buon senso, grazie anche al nostro lavoro portato avanti in queste settimane di riunioni e discussioni nelle commissioni competenti. Avevamo fatto notare che l’Italia non può affrontare il tema dell’efficienza energetica degli immobili come gli altri Stati. Il motivo è semplice: il nostro Paese ha una peculiarità che noi dobbiamo assolutamente difendere, quella di avere un patrimonio immobiliare diverso per valore architettonico, storico e culturale. Siamo quindi molto soddisfatti del risultato ottenuto: dalla direttiva sono esclusi, infatti, gli edifici protetti da particolare valore storico e architettonico e i luoghi di culto. Infine, un’altra importante punto che riguarda i singoli cittadini: in caso di violazione delle norme ad essere multati dovranno essere gli Stati e mai i proprietari degli immobili.
Perché siamo convinti che sia compito dell’Europa proteggere l’ambiente e tutelare allo stesso tempo il patrimonio dei suoi cittadini.
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