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Il Presidente della Provincia di Isernia Alfredo Ricci all’Aquila all’assemblea nazionale Upi. “Prima le funzioni e le risorse e dopo le riforme”.

Pubblicato: 11-10-2023 - 461
Il Presidente della Provincia di Isernia Alfredo Ricci all’Aquila all’assemblea nazionale Upi. “Prima le funzioni e le risorse e dopo le riforme”. Politica

Il Presidente della Provincia di Isernia Alfredo Ricci all’Aquila all’assemblea nazionale Upi. “Prima le funzioni e le risorse e dopo le riforme”.

Pubblicato: 11-10-2023 - 461


La nota della Presidenza della Provincia di Isernia

All'Assemblea Nazionale dell'UPI in svolgimento da ieri a L'Aquila ha partecipato anche una delegazione della provincia di Isernia composta dal Presidente Ricci, dai consiglieri Fabrizio, Scarano e Marcovecchio.



L'Assemblea ha discusso della necessaria riforma di superamento della legge 56/2014 per tornare a dare importanza e risposte ai territori. Lo ha fatto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella presente nella giornata inaugurale, lo ha ribadito attraverso un messaggio il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni: "Non si può prescindere dalle province per dare risposte ai territorio". Lo hanno chiesto con forza i presidenti delle province costrette ad operare in costante precarietà a causa di un impianto legislativo che doveva essere transitorio e così non è stato; addirittura in qualche intervento si è parlato di solitudine dei presidenti.Concetto quello del superamento della Delrio sintetizzato in maniera puntuale da Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni: "Ci sono competenze che se esercitate dai territori portano a livelli di efficienza più elevati". Concetto e soprattutto volontà del Governo di arrivare a una riforma celere che sono stati ben chiariti dal sottosegretario all'Interno Wanda Ferro che ha parlato della proposta in discussione con la passionalità da amministratore locale.Concetto che ha trovato la piena disponibilità anche nel discorso di Paolo Zangrillo, Ministro della Funzione Pubblica: "Il mio dicastero farà di tutto per restituire alle province le funzioni che hanno sempre dimostrato di saper svolgere; a ciò dovrà affrancarsi necessariamente una nuova visione del dipendente pubblico: il merito non deve essere più un tabù nella pubblica amministrazione; valorizzare il capitale umano significa creare valore pubblico. Bisognerà, inoltre, lavorare affinché il ruolo e le attività delle amministrazioni centrali vengano percepite come un valore aggiunto dai territori".Territori che stanno cercando di rispondere nel migliore dei modi alle strette tempistiche imposte dal PNRR. Il discorso del Ministro degli Affari Europei e Politiche di Coesione Raffaele Fitto si è concentrato proprio sulle tempistiche e sulle verifiche che si stanno portando avanti sui cronoprogramma.In questo contesto si è inserito l'intervento del Presidente della provincia di Isernia Alfredo Ricci, relatore alla tavola rotonda che ha trattato il tema "Oltre il PNRR, come cambia il Paese".

"Sul PNRR ci si divide tra ottimisti e pessimisti - ha esordito Ricci - noi amministratori locali siamo necessariamente ottimisti perché se il bicchiere è mezzo vuoto non abbiamo nessuno che ce lo riempie. Per tale ragione e per quanto di competenza sul PNRR stiamo portando avanti gli obiettivi nonostante le numerose criticità perché, rispetto alla centralizzazione con il quale il piano è purtroppo nato, abbiamo da un lato quel pizzico di creatività tipico degli enti locali e dall'altro quel romanticismo che porta a batterci per vedere le opere realizzate"."Non si può scommettere sul Paese senza dare spazio agli enti locali - ha sottolineato il presidente Ricci - perché sono gli unici a dare soluzioni. La sussidiarietà non può essere solo argomento da trattare nelle aule universitarie, deve essere la risposta concreta e attuale alle esigenze del territorio. Per cui il Paese cambia se si supera la Delrio e per la prima volta c'è la disponibilità di un Governo con una proposta di legge in discussione, ma il primo obiettivo della riforma non può e non deve essere l'elezione diretta dei presidenti, prima vengono le funzioni, le competenze, le risorse e le risposte al territorio e ai nostri cittadini".


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