Dopo aver sospeso il progetto per la realizzazione della centrale idroelettrica PIZZONE II - in seguito alle numerose osservazioni prevenute al Ministero competente dalle Amministrazioni e Associazioni del territorio e dal Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise - Enel torna a chiedere udienza alle Amministrazioni locali, per illustrare le modifiche alla realizzazione dell'opera e tentare di trattare la fattibilità della stessa.I cittadini e le associazioni del coordinamento NO PIZZONE II - che nel frattempo si è costituito per opporsi al progetto - sono pronti a presidiare l'incontro del 28 novembre presso le sedi comunali di Pizzone e di Castel San Vincenzo per ribadire il “NO” alla proposta, sotto qualsiasi forma presentata, in nome dei principi costituzionali e delle leggi sulla protezione del territorio, della flora, della fauna e dello sviluppo sostenibile di tutta l'area interessata dal progetto.Se Enel ha dovuto rivedere il progetto originario è avvenuto per via delle tante evidenze che hanno dimostrato l'insostenibilità dell'opera, soprattutto sul piano dell'impatto ambientale. Non si lascino incantare i molisani, rappresentanti dei cittadini a vari livelli istituzionali, dalle strategie con cui ENEL sta cercando di raggiungere il consenso, basate su contrattazioni individuali e promesse di laute ricompense. Invitiamo perciò le istituzioni a rigettare con forza ogni ipotesi di progetto, sebbene modificato! La bellezza del nostro territorio, l'integrità del suo ecosistema non possono essere oggetto di scambio!
NO PIZZONE II! Né oggi, né mai!