Sanità

Il Neuromed si conferma eccellenza clinica e scientifica anche nel 2023. L’analisi emerge dall’attività di ricerca del Ministero Della Salute.

Pubblicato: 12-01-2024 - 546
Il Neuromed si conferma eccellenza clinica e scientifica anche nel 2023. L’analisi emerge dall’attività di ricerca del Ministero Della Salute. Sanità

Il Neuromed si conferma eccellenza clinica e scientifica anche nel 2023. L’analisi emerge dall’attività di ricerca del Ministero Della Salute.

Pubblicato: 12-01-2024 - 546


I dati elaborati dal Ministero Della Salute

POZZILLI. Ancora una volta arriva per l’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli (IS) la conferma di essere una realtà solidamente collocata ai vertici della sanità italiana. I dati del Rapporto Ricerca Corrente 2023 del Ministero della Salute, situano l’Istituto molisano al settimo posto tra i 44 Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico monotematici esistenti in Italia, preceduto solo da ospedali pediatrici e oncologici, molto più grandi e agevolati dalla loro collocazione in grandi città metropolitane. Va sottolineato anche come Neuromed occupi la prima posizione nell’ambito del Sud Italia.In dettaglio, dal punto di vista della ricerca scientifica, Neuromed si situa ben al di sopra della media nazionale pressoché per tutti gli indicatori utilizzati nell’analisi (ad esempio il numero degli articoli scientifici pubblicati, il citation index e altri). Un risultato degno di nota è il quarto posto nazionale per l’Impact factor normalizzato (un indicatore che valuta la qualità e quantità della ricerca scientifica in rapporto alla media del suo particolare settore).



Dal punto di vista della qualità della clinica e dell’assistenza ai pazienti, anche per il 2023 l’IRCCS Neuromed si classifica al primo posto per la percentuale di pazienti che vi si rivolgono provenienti da altre regioni: oltre l’87%, in larga misura anche da Regioni non confinanti. Si tratta di un dato che sottolinea ancora una volta il livello di eccellenza clinica raggiunto dalla struttura molisana, che da anni rappresenta un punto di riferimento per tutto il Paese. Non è un primato da poco: è il segno di una realtà che spicca in modo deciso anche nel panorama nazionale: il secondo I.R.C.C.S. di questa particolare classifica, infatti, ha una percentuale di ricoveri da fuori regione inferiore al 50%. Ma un centro di ricerca si misura anche con altri indicatori, a cominciare dalla sua capacità di attrarre finanziamenti da destinare agli studi scientifici. Neuromed in questo caso è al primo posto riguardo ai finanziamenti provenienti da Istituzioni pubbliche diverse dal Ministero della Salute.  “Siamo di fronte – dice il professor Luigi Frati, Direttore scientifico di Neuromed – ad un risultato chiaro ed evidente, frutto di anni di impegno da parte dei ricercatori Neuromed. Grazie al management dell’Istituto, ai gruppi di ricerca e alle collaborazioni instaurate con molte Università italiane, in particolare rilevanti quelle con la Sapienza e con Tor Vergata, si è sviluppato un Istituto di grande qualità scientifica e clinica. In stretta assonanza con la politica del Ministero della Salute, rivolta a radicare le eccellenze scientifiche e assistenziali di qualità negli IRCCS, Neuromed presenta un Parco Scientifico-Tecnologico attrattivo per ricercatori provenienti anche dall’estero, con collaborazioni estese a Europa, Stati Uniti e Cina. Quest’ambiente di qualità è stato ed è il motore anche dell’eccellenza nell’assistenza ai pazienti, con un’azione sinergica tra ricerca e clinica che va a vantaggio non solo delle Regioni Centro-meridionali, ma di tutto il Paese”. “Dobbiamo sottolineare – commenta Giovanni de Gaetano, Presidente di Neuromed - un aspetto peculiare della nostra realtà: l'eccellenza nella ricerca e nella cura non ha confini geografici. Pur non essendo situati in un grande centro metropolitano, siamo diventati un punto di riferimento nazionale e internazionale nel settore della salute. Questo è il frutto di un impegno costante nella ricerca di qualità e di un approccio innovativo alla prevenzione, agli stili di vita e alla cura dei pazienti che va oltre le tradizionali barriere culturali e geografiche, dimostrando che possono avere successo centri di eccellenza anche lontani dalle grandi città. Le valutazioni del Ministero della Salute ci incoraggiano a continuare su questa strada, di ricerca e assistenza sanitaria di alta qualità in ogni angolo del nostro Paese”.


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